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~~La domanda che si pone la Gazzetta dello Sport, in edicola oggi è la seguente: possibile che tutto il castello Inter sia caduto in 23 minuti?La realtà è ben diversa e, soprattutto per quanto concerne la difesa, va comunque detto che, Mancini, non ha avuto a disposizione la coppia di centrali costruita in estate. Il duo Miranda-Murillo ha giocato solamente contro Atalanta e Carpi, poi si è infortunato uno, poi l’altro, poi adesso sarà squalificato il brasiliano e il colombiano rientrerà facendo coppia con Medel. Insomma: anche se con le figurine mischiate, Mancini aveva retto l’urto dei gol subìti (Di Gaudio in 5 gare) e tutto d’un colpo hanno mollato in troppi. Compreso Handanovic. La difesa a 3 ha denudato vari singoli: Santon - che fra l’altro doveva godere di una copertura da parte di Perisic quasi mai avvenuta -, Medel che ha visto troppi spazi attorno e quindi Miranda che ha pagato sbilanciamenti ai lati e davanti finendo nel gorgo viola. Nei dati Opta, il recupero-palla contro i viola è avvenuto molto basso. Schiacciamento. Il primo passo da fare è tornare al mondo conosciuto: la linea a 4.A centrocampo, il problema principale, forse, è stato il mancato turnover; Mancini ha puntato sui soliti tre più Perisic: Felipe Melo ha pagato più lo sgonfiamento dei suoi due scudieri (Guarin e Kondogbia) piuttosto che una stanchezza propria. E Perisic? Il viola Alonso è forte, ma è Perisic che deve impaurire gli altri. Il croato è stato vittima e anche colpevole: doveva fare un lavoro alla Nagatomo, bandiera-bandiera, più da controllore che da controllato. Impossibile, per chi poi non ha mai rifiatato nelle tre gare. Stessa cosa per Guarin e Kondo: avevano le gomme sgonfie già contro il Verona. In mezzo al campo forse manca il ricambio sicuro, anche se al momento Medel è impiegato altrove: ma Brozovic sarebbe un’alternativa valida ma per ora è stato ignorato nelle rotazioni.E l’attacco? Il problema centrale è che l’Inter in porta tira poco e poco segna. Sette gol in 6 gare sono briciole. E’ mancato anche Perisic, l’assenza di JoJo è pesante e Palacio non ingrana. In attesa che Ljajic si scrolli la timidezza dell’esordio.
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