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Intervistato in esclusiva da Eurosport, Giulio Donati, difensore passato in estate in Germania, si concede a 360°. Queste le dichiarazione dell’ex nerazzurro: “mi trovo bene, mi sto ambientando ma al momento comunico in inglese; poco tedesco, il minimo per comunicare in campo. Cosa mi aspetto da questa stagione? lo scorso anno ho avuto qualche difficoltà, mi sono concentrato tantissimo per l’Europeo ed ero convinto e speravo di fare un buon europeo…e così è stato. Il mio sogno era tornare in serie A ma la Bundesliga al momento è uno dei principali campionati europei. Il mio è stato un buon inizio, ora vogliamo fare bene e continuare su questa strada. Cosa dovrebbe prendere il calcio italiano dalla Germania? Ogni cosa è studiata per essere al top, strutture, allenamenti, organizzazione, serietà ecc…”
Non poteva mancare un chiaro riferimento alla sua ex squadra, l’Inter:
NESSUN RANCORE - “non sono rimasto assolutamente deluso, abbiamo parlato molto, con Ausilio, c’è stata totale serenità nella scelta. Sarebbe stata sicuramente una cosa piacevolissima, per vestire la maglia nerazzurra avrei rinunciato anche a giocare la Champions. Un pezzo del mio cuore appartiene all’Inter ma le strade si sono separate. Vedremo in futuro, magari ci ritroveremo.
MOU - “ero un ragazzino, ho avuto la possibilità di allenarmi e debuttare in una squadra che conquistato il triplete, un grande onore. Mi è rimasta dentro la motivazione che sapeva dare; una persona che ti riusciva a caricare in modo incredibile. Sapeva come parlarti, cosa dirti, dal più grande campione come Zanetti fino al ragazzino come me. Tutti remavano dalla stessa parte, quando c’è quel tipo di convinzione il gruppo è compatto.
GIOVANI E ITALIA - “probabilmente in Italia si ha un po’ paura, anche per le pressione della stampa, di lanciare i giovani in prima squadra. Qui i ragazzi si allenano con il gruppo senza problema ed esordiscono tranquillamente. Spero le cose cambino”
ISPIRAZIONE – “ho sempre cercato di imparare dagli allenatori, quando ero all’Inter ho avuto la fortuna di allenarmi con Maicon ma quello che mi ha sempre impressionato è Zanetti. Una spinta devastante, intelligenza tattica, capacità di difendere. Il terzino completo”
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