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Ds Schalke: “Volevamo Shaq ma costava troppo. Lui si pensava da noi ma…”

Il mercato estivo sembra già lontano e archiviato, ma a distanza di settimane emergono i retroscena che lo hanno caratterizzato. A questo proposito ha parlato Horst Heldt, ds dello Schalke, tornando sul non acquisto di Shaqiri. In...

Sabine Bertagna

Il mercato estivo sembra già lontano e archiviato, ma a distanza di settimane emergono i retroscena che lo hanno caratterizzato. A questo proposito ha parlato Horst Heldt, ds dello Schalke, tornando sul non acquisto di Shaqiri. In un'intervista rilasciata a Blick Heldt ha risposto ad alcune domande proprio relative al giocatore svizzero, che in estate era stato molto vicino al ritorno in Bundesliga.

Shaqiri ha preferito lo Stoke allo Schalke: perché?

Shaqiri si era immaginato di poter venire da noi. Purtroppo però non ha funzionato perché agli inizi di agosto non saremmo riusciti a sostenere l'intero pacchetto per il riscatto e lo stipendio. E il trasferimento di Draxler al Wolfsburg è arrivato solo a fine mercato.

Si parla di 35 milioni di euro, che lo Schalke ha ottenuto grazie alla cessione di Draxler. Shaqiri avrebbe dovuto avere più pazienza?

No, il suo comportamento è stato assolutamente comprensibile. Non avrei potuto dargli garanzie, che lo avremmo preso. E lui doveva decidersi altrimenti avrebbe compromesso la sua possibilità in Premier.

Avreste voluto comprare anche Gökhan Inler...

Per lui è valsa la stessa questione di principio di Shaqiri. A quel punto del mercato non potevamo garantire un'offerta complessiva. Entrambi erano troppo cari per noi.

Questo è una cosa abbastanza sorprendente: giocatori svizzeri troppo cari per il grande Schake...

Perché entrambi sono giocatori molto, molto forti. Uno era al Bayern e poi all'Inter, l'altro al Napoli. Giocatori così costano non solo a livello di riscatto, ma anche a livello di stipendio.

Stoke e Leicester sono però club più piccoli rispetto allo Schalke...

Per gli inglesi, grazie ai vecchi e soprattutto nuovi contratti televisivi, non è così un problema in questo momento, riuscire a garantire proposte complessive di questa portata.