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Nelle dichiarazioni affidati agli 'house organ' dello United, e con le quali commenta il probabile addio di Rooney, Ferguson non fa riferimento esplicito alle recenti vicissitudini della punta. «Non c'è stato nessuno scontro. Sono deluso, molto deluso. Non riesco a crederci», ribadisce. «Quando si allena il Manchester United, ci sono sempre situazioni da gestire. Abbiamo dovuto fare i conti con queste cose nel corso degli anni. Spesso si resta delusi quando si ha a che fare con i giocatori di oggi», dice ancora. Rooney, insomma, è totalmente diverso da un veterano come Edwin van der Saar. Il portiere 40enne ha commesso un grave errore sabato. «Ieri gli ho chiesto: 'Come ti senti?'. Mi ha detto che la prima telefonata ricevuta era di suo padre. Gli ho risposto: 'Dovresti dargli retta, è l'unico che dovresti ascoltarè. Ma adesso le cose non vanno più così -afferma Ferguson-. Ci sono agenti che vivono nelle tasche dei giocatori. È un mondo diverso, dobbiamo agire in modo diverso ed è un peccato».
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