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Gattuso nelle mire dei tifosi milanisti. La vittoria con il Chievo ha riaperto il campionato, ma in mezzo allo spogliatoio rossonero qualcuno non sarà molto felice. Un pezzo della storia recente del Milan contestato a suon di "mandatelo al City" e di "Toglilo". Quando lo speaker annuncia le formazioni si sentono già i mugugni arrivare. I piedi di Gattuso non sono quelli di Ronaldinho e non sono i tunnel e le rovesciate ad aver fatto di lui un campione. Il suo talento però ce l'ha nel cuore, nella corsa, in tutti i palloni che in questi anni ha rincorso come un forsennato per fare il bene del suo Milan, di quella società che accoglie tutti, che ama tutti, che non "è come l'Inter", che riconosce i suoi uomini come assoluti geni. Rino è un guerriero, puro spirito calabrese, campione del mondo di grinta ed efficacia. E ora le sue condizioni fisiche precarie lo rendono "scarso e inadeguato", secondo alcuni. Ieri c'era da pensare allo scudetto e gli è bastato qualche sbaglio per diventare un "eroe caduto" e inaccettabile. Si sa, alla Scala del calcio sono stati fischiati in molti, ma Ringhio Gattuso è di un'altra categoria, un giocatore all'antica, un uomo vero che non merita di essere sbeffeggiato se non per altro, per quello che rappresenta: il guerriero che tutti vorrebbero a fianco in mezzo alla battaglia.
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