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La sfida di domenica vista da un classico doppio ex Alberto Fontana ha vissuto sulle due sponde stagioni importanti: in bianconero c’è cresciuto e proprio con la maglia del Cesena ha esordito in serie A (era il 9 settembre del ’90), mentre all’Inter è arrivato da portiere maturo e in quattro stagioni (dal 2001 al 2005) pur giocando poco è riuscito a lasciare il segno, collezionando anche due presenze in Champions League.Due piazze che quindi l’ex portiere di Pinarella conosce a memoria e la sua è un’analisi chiara: "Il Cesena - avvisa - dovrà giocare con lo stesso spirito di Palermo. Deve essere squadra operaia nella mentalità, consapevole però che ha giocatori che hanno le qualità per mettere in difficoltà chiunque. Al ‘Barbera’ ho visto veramente un bella squadra, che ha vinto con merito, non per un episodio. Certo, con l’Inter sarà diverso, ma se la può giocare". La squadra di Ranieri arriverà al ‘Manuzzi’ forte della vittoria di m artedì col Genoa e proprio la voglia dei milanesi di rilanciare la stagione può essere l’insidia più grande per il Cesena."L’Inter ha iniziato male e d’altra parte - osserva Fontana - non era pensabile che potesse esprimersi ancora ai livelli delle ultime stagioni. Qualche pezzo importante l’ha perso e la rosa inizia ad aver bisogno di ricambi. Rimane però una squadra molto forte, con elementi che possono risolvere da soli la partita. Il Cesena non dovrà sbagliare nulla".
E’ un Cesena comunque diverso, quello targato Arrigoni, rispetto alla squadra che per nove partite non trovava una sua identità. "Arrigoni secondo me - dice l’ex portiere anche di Palermo e Chievo - è stata la scelta migliore. E arrivato con tanta voglia di fare, ci tiene alla squadra e alla società. Ha le idee chiare e, soprattutto, ha saputo lavorare bene a livello psicologico. Ha grandi meriti, ma ci tengo anche a dire che mi dispiace per Giampaolo, un tecnico preparato oltre che un’ottima persona".Inevitabile poi far concludere Fontana, da esperto qual è, sui portieri bianconeri. "Il Cesena quest’anno ha giocatori forti, ma l’elemento più importante rimane Antonioli. E’ tre anni che fa la differenza. Oltre a parare, fa giocare bene i compagni e trasmette tranquillità. Ravaglia a Palermo ha fatto un partitone, per lui è una grossa fortuna avere davanti un mostro come Antonioli, da cui può imparare parecchio. Lui e Teodorani sono il futuro per il Cesena: spero che tra qualche anno si possa rivedere tra i pali un porrtiere romagnolo doc, come è nella tradizione del club".
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