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L'Inter volerà a Ginevra per parlare con la Uefa, convincerla della bontà del progetto economico di Thohir e per evitare sanzioni. Come spiega Calcio e Finanza, "Bolingbroke e il management dell’Inter dovranno fornire all’Uefa informazioni sulle azioni intraprese finora per riportare in equilibrio i conti del club e arrivare finalmente all’autofinanziamento. Per il 2014/15, la società nerazzurra dovrebbe chiudere con un risultato netto negativo per circa 50 milioni, ma l’impegno della dirigenza del club (che andrà poi verificato periodicamente dall’Uefa) a ridurre progressivamente la perdita, facendo crescere i ricavi e riducendo i costi, potrebbe bastare agli sceriffi di Michel Platini.
Il rischio di un’esclusione dalle coppe europee è dunque molto basso, anche perché sia in seno all’Uefa sia all’interno dell‘Eca, l’associazione che riunisce i principali club europei, sta passando una linea più tollerante rispetto all’intransigenza voluta dalle società tedesche (il presidente dell’Eca e del Bayern Monaco, Karl Heinz Rummenigge è un acceso sostenitore del rigore di bilancio)".
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