- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
in evidenza
Le colpe del momento nerazzurro negativo sono anche dei giocatori, scrive Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport."Perché se 10 giocatori perdono 10 scontri diretti con l’avversario (Handanovic l’eccezione), forse la colpa non è solo del mercato, del modulo e delle coppe, forse c’entra anche l’atteggiamento in campo." Il giornalista della Rosea punta il dito sull'atteggiamento troppo goliardico (troppi sorrisi durante il riscaldamento prima di una partita decisiva per la Champions) e soprattutto sulla mancanza di una reazione rabbiosa sul campo, quando si stava ripetendo l'umiliazione subita a Siena.
"Era uno scontro diretto per la Champions, lo snodo della stagione, era gradito un regalo allo sfortunato Milito: le motivazioni per i nerazzurri non mancavano certo. E’ mancata la risposta. Serviva altro impeto, il pugnale tra i denti." Solo stanchezza generata dalla Coppa? Secondo Garlando l'affanno atletico dell'Inter si parlerebbe con il ritardato rientro dalle feste natalizie (l'Inter fu l'ultima a rimettersi al lavoro).
La ricetta? Badare "più alle ragione tecniche e meno ai debiti del sentimento. I Kovacic e i Benassi hanno fame di futuro e resistenza alla fatica. E’ un atto d’amore anche rinunciare alla pretesa di esserci sempre." Domenica in campo contro il Milan sarà la squadra a dover dare un segnale forte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA