in evidenza

Gds – E’ la serata del “vero 9”, Maurito sogna lo scettro: almeno 2 gol per…

L’Inter è pronta a giocarsela con l’Empoli senza troppi stimoli, se non uno piuttosto particolare, ossia aiutare il suo numero 9 a scalare la classifica cannonieri e a scrivere un pezzetto di storia. Mauro Icardi sogna lo scettro di bomber...

Dario Di Noi

L’Inter è pronta a giocarsela con l’Empoli senza troppi stimoli, se non uno piuttosto particolare, ossia aiutare il suo numero 9 a scalare la classifica cannonieri e a scrivere un pezzetto di storia. Mauro Icardi sogna lo scettro di bomber dell’anno, a due lunghezza da un Luca Toni spaventoso nel suo saper sempre fare gol a 38 anni suonati.

Tevez non potrà più insidiare l’attaccante veronese, tutto è in mano al solo Maurito: “Sarebbe il nono ad entrare nel club dei numeri 9 interisti re dei marcatori”, come ricorsa la Gazzetta di oggi. Il nono dei numeri 9, una coincidenza a cui Icardi fa poco caso, lui che quel numero lo porta sulle spalle perché lo rappresenta per davvero. “Il 9 quest’anno fa il 9” - scrive la rosea - “altro che falso nueve. È vero, verissimo. E l’Inter questa sera contro l’Empoli giocherà anche per lui (con le maglie nuove), per aiutarlo a vincere la classifica marcatori. Sarebbe l’unico successo di una stagione che si chiude in maniera affaticata. Icardi scende in campo sapendo che dovrà farne almeno due per impattare Luca Toni”.

Dal canto suo, Maurito preferirebbe vincere in solitaria, ma per la tripletta servirebbe davvero l’impresona. L’ultima risale allo scorso 14 settembre, in casa con il Sassuolo. Intanto Mancini, tra le righe, lo ha blindato con decisione, perché ad un uomo così, da 20 e più gol, non si può rinunciare, soprattutto perché è lecito pensare che possa ancora migliorare.

Maurito sogna il primo posto della classifica cannonieri, risultato che lo porterebbe nell’olimpo della storia dell’Inter assieme a chi lo ha preceduto: il primo numero 9 a farcela, nella serie A a girone unico, fu nientemeno che Meazza, capace di ripetersi per tre volte 1929-30 (31 gol), 1935-36 (25) e 1937-38 (20). Dopo Meazza, ecco Nyers (1948-49) con 26 centri. Un decennio dopo arrivò il record di Angelillo (1958-59, 33 gol). Quindi entriamo nell’era della Grande Inter con Sandro Mazzola (1964-65, 17 gol, titolo condiviso con Alberto Orlando della Fiorentina). Il biennio 1970-72 lo stringe tra le mani Boninsegna (24 e 22 gol a stagione). Poi si arriva all’Inter moderna con Serena (1988-89, 22 gol) e quella contemporanea di Vieri (2002-03, 24 gol) e Ibrahimovic (2008-09, 25 gol). Sono sei anni che manca un interista lassù. Undici volte il nerazzurro ha sventolato grazie a 8 uomini-gol che, per motivi diversi, hanno fatto la storia del club.