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GdS – I segreti del nuovo statuto: perché MORATTI conterà  più del 30%

Sabine Bertagna

Una trattativa durata a lungo quella che ha portato Massimo Moratti a cedere la maggioranza dell’Inter. Ecco i retroscena che oggi la Gazzetta dello Sport racconta e che spiegano perché la trattativa è stata così complessa e accurata. Il...

Una trattativa durata a lungo quella che ha portato Massimo Moratti a cedere la maggioranza dell'Inter. Ecco i retroscena che oggi la Gazzetta dello Sport racconta e che spiegano perché la trattativa è stata così complessa e accurata. Il ruolo assegnato a Massimo Moratti, alla luce di quello che si legge nel nuovo Statuto, è molto più significativo di quel 29,5% che identifica la sua quota. Finisce la gestione patriarcale e l'era dell'uomo solo al comando. Ora la gestione è duale. International Sports Capital, la società di Hong Kong posseduta da Erick Thohir al 60%, da Rosan Roeslani e Handy Soetedjo (20% a testa) è il nuovo azionista di maggioranza, con il 70% delle quote e d Erick Thohir non è un presidente di facciata, ma di sostanza. 

MAGGIORANZE QUALIFICATE - Ci sono temi che richiedono maggioranze qualificate. Serve il 90% dei consensi - scrive la Rosea - quindi l’avallo dei Moratti per deliberare aumenti di capitale, cessione di beni della società o trasferimenti di rami d’azienda, cambio di denominazione o di sede sociale. Stesso quorum, che tra due anni scenderà all’82%, è necessario per dare il via a e missioni di obbligazioni o altri strumenti finanziari, a fusioni, scissioni o trasformazioni che coinvolgono la società."

CDA - Non basta la maggioranza semplice su alcune questioni chiave. Per quanto riguarda operazioni di calciomercato che comportano un esborso superiore ai 20 milioni come per contratti con calciatori, allenatori o altro personale gli indonesiani non possono decidere in autonomia. Servirà in ogni caso una maggioranza di 7 membri del cda su otto. Tra le questioni significative rientra anche la questione stadio e l'avvio di progetti di Inter Campus.

VETI E NO ALLE SPONSORIZZAZIONI NON ETICHE - Moratti potrà opporsi alla cessione del Centro Sportivo di Appiano Gentile, su cessioni del marchio, su operazioni straordinarie che comportano esborsi superiori ai 20 milioni di euro. Potrà dire la sua anche nel caso di sponsorizzazioni con aziende operanti nei settori delle armi, delle scommesse, del gioco d’azzardo e dei cibi geneticamente modificati.

NO ALLA TOCCATA E FUGA - Infine, scrive la Gazzetta dello Sport, nessun rischio di disimpegno. Fino al 15novembre 2016, quindi per i prossimi tre anni, gli indonesiani non potranno scendere sotto il 70%  senza il consenso di Moratti, il quale manterrebbe tale diritto anche riducendo la sua partecipazione fino al 5%.