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Gds – Il “sacchiano” Sarri sfida il “capelliano Mancini”. La grande domanda è…

Riccardo Fusato

Napoli contro Inter è anche, soprattutto, Sarri contro Mancini, due allenatori che hanno percorso strade diverse e che hanno opposte vedute. Il duello contiene la grande domanda del calcio moderno: meglio il bel gioco o i grandi giocatori?...

Napoli contro Inter è anche, soprattutto, Sarri contro Mancini, due allenatori che hanno percorso strade diverse e che hanno opposte vedute. Il duello contiene la grande domanda del calcio moderno: meglio il bel gioco o i grandi giocatori?Sarri appartiene alla galassia degli allenatori «sacchiani», quei tecnici che si sono formati negli anni Novanta sull’onda della rivoluzione calcistico-culturale scatenata da Arrigo Sacchi tra Parma e Milan, sul finire degli Ottanta. Sacchi a suo volta aveva preso dagli olandesi. I «sacchiani» ritengono che conti di più lo spartito (il gioco) dei suonatori (i giocatori).

Roberto Mancini va classificato nella categoria degli allenatori «capelliani». Tecnici che sono stati grandi giocatori, e convinti che la differenza la facciano i campioni e/o fuoriclasse. Capello la sua nuova carriera la cominciò al Milan, agli albori dell’era berlusconiana: in pratica è partito dalla cima. Alla Lazio come vice di Eriksson e poi la Fiorentina in solitaria, questo l’avviamento di Mancini. Nessuno dei due ha allenato in campionati diversi dalla prima divisione dei vari Paesi in cui hanno lavorato. Hanno iniziato dall’alto e in alto sono rimasti.