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GdS – Mazzarri da “mordi e fuggi” con le sue ripartenze. E quella volta che Rafa…

Daniele Vitiello

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, è possibile scrutare un’interessante analisi tattica sui profili di Walter Mazzarri e Rafa Benitez. Entrambi sono degli integralisti e dipendono pienamente dal modulo che...

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, è possibile scrutare un'interessante analisi tattica sui profili di Walter Mazzarri e Rafa Benitez. Entrambi sono degli integralisti e dipendono pienamente dal modulo che giudicano migliore. Da una parte, Mazzarri fa della difesa a tre il suo dogma e si regola di conseguenza, dall'altra Benitez non rinuncia mai al 4-4-2 (non inganni il 4-2-3-1 del Napoli che in realtà è un 4-4-2), rifacendosi al Milan di Arrigo Sacchi. A differenza di quella squadra, però, Benitez pretende una grande collaborazione fra i reparti ed un continuo pressing che inizia da Higuain. Tuttavia, l'unica volta in cui Rafa ha modificato il modulo, passando dal 4-4-2 al 3-5-2, è arrivato a ribaltare l'indimenticata finale di Istanbul. 

Per quanto riguarda il tecnico di San Vincenzo, invece, poche volte lo si è visto affidarsi alla difesa a quattro. Mazzarri punta ad una grande copertura della difesa e al gioco sulle fasce, ovunque si trovi. Le varianti in mezzo al campo gli permettono di creare la superiorità numerica in base all'avversario che affronta. La forza del suo modulo sta nelle ripartenze, dopo aver effettuato il recupero veloce del pallone. Il collega della Gazzetta chiama questa manovra "mordi e fuggi: molto italiana, cioè tra­dizionale, e forse poco adatta all’Europa. Anche se - ci tiene a precisare - non esiste un sistema migliore di un altro".