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Si è sempre detto che Walter Mazzarri è un bravo allenatore proprio perché nelle difficoltà diventa un tecnico in grado di non far destabilizzare un ambiente. Ai tempi della Reggina, per esempio, nonostante una partenza con penalizzazione a –11 riuscì nell’impresa di raggiungere la salvezza, ma qui all’Inter, secondo la Gazzetta dello Sport, l’Izoard, difficilissima montagna del Tour de France, che deve scalare è molto più difficile.Sono tanti gli aspetti che stanno minando il lavoro del tecnico tra i quali: l’ambiente e i risultati. Tra Mazzarri e il pubblico nerazzurro, per esempio, non è mai scattata la scintilla e dal 10 maggio dello scorso anno i fischi nei suoi confronti sono una costante con l’aggravante che la gente sembra non sopportarlo più, e tanti abbonati, per protesta, stanno rimanendo a casa. La Curva Nord, al contrario gli sta vicino, ma fino a quando?Secondo aspetto e cioè i risultati; nella sua carriera Mazzarri ha sempre raggiunto gli obiettivi prefissati, ma se non sarà Champions rischia l’addio. Deve sveltire il gioco, dare mentalità costante. Ha due gare per svoltare.
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