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Un vero e proprio scambio di parole, di "tweet" per l'esattezza, quello che Inter e Manchester United hanno organizzato assieme a due fra leggende più rappresentative del proprio club, due icone storiche legate - a partire da quest'anno - da un destino molto simile e particolare, un destino comune che ha segnato la storia di questo sport: Ryan Giggs e Javier Zanetti, i due capitani rispettivamente di Manchester e Inter, nati entrambi nel 1973, per l'ultimo anno (nel 2014) hanno calcato i campi da gioco prima di ritirarsi e mettere fine alla prorpia carriera da calciatori.
In molti, negli ultimi mesi, hanno avvicinato queste due icone in seguito al loro addio, e così i due club (di cui entrambi faranno ancora parte, o da vicepresidente - nel caso di Zanetti - o da viceallenatore - per Giggs) hanno messo in piedi questo piccolo evento speciale e molto particolare, semplice e carino, e tutto basato sui celebri "140 caratteri" del social dell'uccellino azzurro.
Ecco lo scambio di battute imbastito dai due attraverso i profili ufficiali dei due club:
RG: Ciao Javier. Hai apprezzato finora la Coppa del Mondo? Da giocatore che detiene il record di presenze assoluto nella nazionale argentina, devi essere davvero orgoglioso di vedere la tua squadra in finale al Mondiale...
JZ: Si è meraviglioso, soprattutto per l’Argentina. In bocca al lupo ai nostri giocatori Rodrigo, Ricky e Hugo per domenica! E tu come stai, Ryan? Quali squadre e quali giocatori ti hanno impressionato di più in questo Mondiale?
RG: Io sto bene, grazie! Bisogna rispettare squadre come la Costa Rica e la Colombia, hanno detto davvero la loro all’interno del palcoscenico in assoluto più importante del calcio mondiale. Quindi Javier, una parte di te è felice di non fare più parte della formazione pre-stagionale o tutto questo ti manca?
JZ: Ora ho più tempo per stare con la mia famiglia e questo è ottimo, ma non appena avrò la possibilità, sarò di nuovo in campo a giocare a calcio
RG: Io non sono sicuro che mi mancherà l’allenamento! Anche se, lo ammetto, ho sempre amato quella sensazione di reimmergersi nel vortice delle attività. Non giocare sarà strano ma io sono eccitato per il mio nuovo ruolo. Tu sarai il vice-presidente dell'Inter ora. Questa è una grande sfida...
JZ: E’ molto strano, ma ciò che mi attende è una grande sfida. La cosa più importante è rimanere in questa grande famiglia che è l’Inter. Tu stesso avrai una grande sfida, come assistente di Louis Van Gaal. Lui ha appena disputato una grande Coppa del Mondo...
RG: Non vedo l'ora di iniziare. Sono ancora nelle prime fasi del mio lavoro da allenatore e lavorare con Louis è una grande opportunità in questo senso. Come sai, ci siamo ritirati quest'estate. Quanto è stato difficile prendere la tua decisione? Io ci ho pensato a lungo, ci ho pensato davvero tanto a questa scelta...JZ: Sapevo che sarebbe successo prima o poi. Sono stato fortunato a giocare fino a 40 anni, quindi non ho rimpianti. Mi chiedevo...se tu non fossi stato un calciatore, cosa avresti voluto fare in tutti questi anni?
RG: Mi sono fatto questa domanda un sacco di volte. Sicuramente qualcosa di sportivo! Forse il golf. La reazione che ho avuto dai fan da quando mi sono ritirato è stata incredibile. Devi aver provato le stesse emozioni anche tu, all'Inter...JZ: I tifosi dell'Inter mi hanno mostrato un amore incredibile per tutta la mia carriera. Non posso nemmeno ringraziarli abbastanza per tutto il sostegno che mi hanno dato. Ci sono stati momenti simili per te ad Old Trafford?RG: Beh...ci sono stati tanti momenti così all'Old Trafford. Quando stavamo lottando per il Treble nel '99, siamo andati 1-0 sotto contro gli Spurs...Ma i nostri tifosi sono stati semplicemente incredibili. Potevi sentire la spinta e l’energia dalla folla, e così siamo andati a vincere 2-1. Non lo dimenticherò mai…
JZ: La gente mi chiede sempre il mio miglior momento ma è così difficile sceglierne uno. Ne hai uno che preferisci?
RG: Tanti! Ma se devo sceglierne uno è il trofeo della Champions sollevato a Barcellona, nel 1999. Tu?
JZ: E' difficile per me scegliere, ma, come te, è stato quando abbiamo vinto la Champions League a Madrid
RG: Se potessi rivivere una partita quale sceglieresti?
JZ: La finale di Coppa Uefa contro la Lazio a Parigi nel 1998, solo per poter risentire tutte quelle emozioni ancora una volta
JZ: Se ti chiedo la stessa cosa, scommetto che mi risponderai che vuoi rigiocare la finale contro il Bayern Monaco nel 1999...
RG: Sicuramente...anche se ho voglia di rivivere solamente gli ultimi cinque minuti! Vincere il Treble nel 1999 è stato semplicemente incredibile. Come ti sei sentito a vincerlo con l'Inter nel 2010?
JZ: E 'stato un anno indimenticabile per i tifosi dell'Inter. Abbiamo vinto il Treble, ma abbiamo anche aggiunto a questi altri due trofei, per un totale finale di cinque coppe. Invece, Ryan...Hai giocato con tanti giocatori nel corso degli anni. Con quali ti sei trovato meglio?
RG: Tu mi metti nei guai qui, Javier! Dovrei dirti Nicky Butt, Gary e Phil Neville, Paul Scholes e David Beckham. Tornando al 1999, invece, abbiamo giocato contro i tuoi ragazzi nei quarti di finale. Erano partite difficili, te le ricordi?
JZ: Certo! Ricordo il nostro duello personale. Tu sei stato uno degli avversari più difficili con cui io abbia mai giocato contro. Ryan, non vedo l'ora di vedervi di nuovo questa estate, negli Stati Uniti. E 'un peccato che non giocheremo uno contro l'altro!
RG: Lo so! Ma penso che avrei dovuto indossare una protezione in faccia...Mi ricordo ancora il gomito! Haha, a presto.
JZ: Haha! Mi dispiace. Non vedo l'ora comunque. Vedi questa maglia celebrativa? E' per te.
RG: Wow! Grazie mille. Ho una maglietta anch'io per te. Te la consegnerò in America. Ci vediamo a Washington DC!
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