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Guarin fa il Guarin, è quasi magia. O forse no

Eva A. Provenzano

Chissà cosa si è inventato? Magari una pozione solo per lui. “E ma è magia, quindi è un segreto, non posso dirvi di cosa si tratta”. Roberto Mancini ci scherza su. Fredy Guarin è il giocatore che più sta usufruendo della sua...

Chissà cosa si è inventato? Magari una pozione solo per lui. "E ma è magia, quindi è un segreto, non posso dirvi di cosa si tratta". Roberto Mancini ci scherza su. Fredy Guarin è il giocatore che più sta usufruendo della sua cura. È quasi irriconoscibile nel senso che finalmente sta facendo in questo periodo quello che ci si aspettava da lui da tanto tempo. Sta trovando anche quella continuità che sembrava un punto debole. Dopo la partita con il Sassuolo aveva avuto qualcosa da dire ai tifosi che gli avevano rilanciato la maglia (era con Icardi): "Ci mettiamo il cuore", aveva urlato battendosi il petto. Ma poi il caso si è chiuso.

Durante la partita, a volte, ha dei momenti di pausa, poi - come oggi - si carica il peso del mondo sulle spalle e va all'attacco. Ha segnato due gol belli da fuori area (e li ha dedicati a Danna e Daniel, i suoi bimbi), il primo a giro; ha fatto anche l'assist che è servito a Palacio per segnare e ha zittito clamorosamente i tifosi dell'Atalanta che dopo la doppietta lo hanno preso di mira e fischiato tutte le volte che ha toccato palla. 

Da quando il tecnico nerazzurro è tornato a Milano lo ha sempre messo in campo da titolare. La squadra da qualche partita ha cominciato a giocare con il 4-3-1-2 e il colombiano sta facendo la mezzala nel centrocampo a tre, come piace a lui, insieme a Brozovic che però contro il Celtic, giovedì, non ci sarà. Il Guaro si e pure stavolta dovrà dimostrare che qualcosa è cambiato, che è tornato. Che Guarin è diventato Guarin