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I numeri inchiodano l’Inter. Delle prime 5 della classe, il suo centrocampo…

Riccardo Fusato

I numeri, si sa, non sono il vangelo, ma a volte aiutano a capire situazioni e contingenze. Con l’aiuto dei dati Opta, la Gazzetta dello Sport, ha messo a confronto il centrocampo delle prime 5 della classe. Quello dell’Inter mostra subito un...

I numeri, si sa, non sono il vangelo, ma a volte aiutano a capire situazioni e contingenze.Con l’aiuto dei dati Opta, la Gazzetta dello Sport, ha messo a confronto il centrocampo delle prime 5 della classe. Quello dell’Inter mostra subito un indice asfittico di occasioni create: 69. Nessuno dei quattro rivali è sceso sotto le 112 occasioni (Juventus), dimostrazione che il cuore pulsante di ciascuna squadra è il motore che deve accendere tutto il meccanismo. Come le palle perse che sono 1070 finora in campionato, circa 56 a partita. Solo la Roma ha fatto peggio (1154). Il dato dell’Inter è ancora più grave se viene letto in accoppiata con quello delle dalle recuperate: 467. Solo la Roma fa meglio. Se delle concorrenti allo scudetto sei quella che recupera più palloni (considerando i giallorossi in calo e quindi leggermente fuori dalla corsa) ma anche quella che ne perde di più, significa che andrebbe spesa meglio la fatica che si fa. Recuperare e gettare non è una consecutio temporum ideale. Il dato sui palloni recuperati nella metà campo avversaria è un altro dente dolente. L’Inter finora ne ha sommati 132, il Napoli, invece, 181. La squadra di Sarri alza il baricentro e va a prendersi il pallone. Non bisogna dare tempo agli avversari di organizzarsi. Sembra che questo concetto non faccia parte del Dna dell’Inter, oppure che il centrocampo non riesca a fare quello che gli viene richiesto. D’altra parte l’Inter è anche la squadra che si passa la palla nella metà campo degli avversari più volte solo della Juventus (2380 a 2280). In questo spicchio emerge il Napoli con 3261 passaggi in quella metà campo. Ultimo dato interista in contrapposizione è quello dei contrasti. Nerazzurri migliori in quelli vinti con il centrocampo (114), peggiore in quelli persi (47).