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Di errori arbitrali abbiamo ampiamente parlato. Quelli ci sono e sono innegabili e hanno il loro peso. Ieri il presidente Massimo Moratti però ci ha tenuto a mandare un messaggio ai suoi ragazzi: "Black-out dopo il rigore? Si, ma non possono essere così fragili perché altrimenti è troppo semplice", ha detto ai microfoni di Fcinter1908.it.
Quando sul campo non si riesce ad imporre il proprio gioco gli errori pesano ancora di più. La squadra di Stramaccioni non ha i numeri dalla sua parte. Dalla partita dell'andata contro l'Atalanta a quella di domenica sera - prendiamo spunto da una tabella di SkySport24 - l'Inter ha collezionato 23 punti in 20 giornate: sei vittorie, cinque pareggi, nove sconfitte. E poi 28 gol fatti e 33 gol subiti. Su questo si deve riflettere.
E da qui si deve ripartire per cercare di fare meglio. In queste ore di polemiche anche molti tifosi interisti hanno tenuto conto di questi numeri, accusando un po' la società di non volerli vedere e di attaccarsi agli errori dell'arbitro.
In realtà il patron interista quando si lamenta lo fa partendo da un presupposto: lui conosce benissimo e meglio di chiunque altro i limiti della rosa messa a disposizione di Strama, un allenatore giovane che lui stesso ha scelto pur sapendo che non è mai facile stare su una panchina come quella nerazzurra. Sa quanto hanno pesato gli infortuni in questa stagione e quando parla di 'danneggiamento costante' è perché sa che se molte decisioni non le fossero state date contro, la sua squadra avrebbe raccimulato altri punti utili a rimanere lì fino alla fine in lotta per il terzo posto, nonostante tutto.
Evidentemente la sua percezione, e quella non gliela può togliere nessuno, è che la squadra sia stata penalizzata nei momenti chiave, quando poteva avvicinarsi al suo obiettivo a prescindere dalle proprie difficoltà. Quando dice 'non bisogna essere così fragili' dimostra di sapere benissimo che la squadra ha le sue colpe. E alla fine dell'anno, nel momento dei bilanci, quando avrà in mano il futuro dell'Inter, terrà conto di tutto.
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