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E pensare che sembrava un pacioccone. Rafael Benitez quell'esonero non l'ha proprio digerito. Ieri ha attaccato Massimo Moratti come non aveva mai fatto prima. Lo ha fatto proprio ora che l'Inter ha altro a cui pensare, la classifica per esempio.
Del presidente, lo spagnolo ha detto: "E' uno che sbaglia a volte si e a volte no, ma dopo di me sono arrivati tre allenatori, questo significa che sbaglia tanto".
Eppure proprio l'Inter e Moratti gli hanno regalato una Supercoppa Italiana e un Mondiale per Club. Senza contare quanto è costato il divorzio dall'ex allenatore del Liverpool.
Ma il Giornale dà un consiglio al patron nerazzurro: le critiche di Rafa possono più essere utili dell'accondiscenza degli uomini che collaborano con lui:
"A differenza di quanto, spesso, pensano nella società nerazzurra, chi critica Moratti forse lo difende più di coloro che gli stanno intorno. Il presidente è un uomo solo, troppo solo, al comando. Così solo da prendersi rimbrotti e responsabilità che spetterebbero ad altri. Sbaglia, ma sbaglierebbe meno se anche altri sbagliassero meno. Bisogna saper leggere chi critica. Bisogna ascoltare il tifo nerazzurro, che non è assolutamente moderato: nel bene e nel male. Neanche Materazzi - scrive Riccardo Signori - forse potrebbe contestare quello che dice Benitez... Chi viene licenziato, ma profumatamente pagato, potrebbe pure stare zitto. Moratti può sbarazzarsi del fastidio con un'alzata di spalle. Ma sarà sempre meglio ascoltare un inopportuno Benitez (magari ti arriva un'idea) che i signorSì".
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