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Il Giornale le suona all’Inter: “Se passa è normale, se non passa sono dolori”

Eva A. Provenzano

Certa stampa non si smentisce mai. Il Giornale le suona all’Inter, dice che è ‘effervescente, nervosa, tesa, incerta, tra spifferi e sussurri’. Leonardo nella conferenza stampa che precede la gara con lo Shalke04 perde un...

Certa stampa non si smentisce mai. Il Giornale le suona all'Inter, dice che è 'effervescente, nervosa, tesa, incerta, tra spifferi e sussurri'. Leonardo nella conferenza stampa che precede la gara con lo Shalke04 perde un po' dei suoi sorrisi quando è costretto a rispondere alle domande dei giornalisti che gira che ti rigira finiscono per rinfacciargli l'errore col Milan. Osa dire 'Qui non siamo al Grande Fratello' e allora Riccardo Signori, inviato dello stesso quotidiano, ad Appiano Gentile gli ricorda: "Leo dimentica che l’Inter è una grande Sorella: pazza e imbarazzante, mugugnante e umorale, può essere una bellezza o una racchia. Può stupirti o deluderti. Stavolta ha tutto da perdere, se passa è tutto normale se non passa sono dolori". E te pareva. 

Se Leo avesse detto quello che pensava di Gattuso e di quelle provocazioni milaniste chiaramente, forse di illazioni non sarebbe stato possibile farne. Ecco cosa l'avrebbe infastidito: "I dubbi sulla spontaneità della contestazione rossonera in contrapposizione con le galanterie del gotha rossonero nel dopo partita. Nonostante il suo eterno ritornello. 'Io vivo le emozioni in un modo bello'. Lo ha ripetuto pure ieri, nonostante certe scritte non debbano averlo reso proprio così felice: pare siano comparse anche sotto casa la notte del derby", si legge sull'articolo de 'Il Giornale'. 

Ma l'apoteosi arriva quando qualcuno si chiede 'Cosa avrà pensato Moratti dopo la sconfitta'. Il tecnico prova a spiegare che la sua amarezza è l'amarezza di tutti gli interisti. Ma evidentemente serve a poco: "Un giro di parole per dire che il presidente non ha gradito, il contatto telefonico non è stato immediato e il silenzio di Moratti dice più delle parole. E Leonardo conosce gli umori del patron con gli allenatori. Non a caso da qualche tempo continua a ripetere di non conoscere il suo futuro", scrive Signori. 

Ed eccoci qua al solito punto. C'è una squadra, una sola in Italia, che non può permettersi di perdere una partita anche quando viene da una rimonta che non s'aspettava nessuno. C'è una sola squadra in Italia che viene raccontata in certi modi. Gli interisti stanno imparando come 'funziona' Leonardo e lui sta ancora imparando come 'funziona' all'Inter. Puoi solo vincere o quantomeno provarci. Altrimenti il giorno dopo spuntano dubbi su tutto. Pure sull'influenza del presidente Moratti.