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Il Giornale: “Leo imita il peggior Lippi”

Eva A. Provenzano

Una risalita fatta quando tutti credevano fosse impossibile non basta a salvare l’Inter e il suo allenatore dalla raffica di critiche che dopo quattro giorni davvero ‘scellerati’ hanno messo in discussione qualsiasi cosa.  Il...

Una risalita fatta quando tutti credevano fosse impossibile non basta a salvare l'Inter e il suo allenatore dalla raffica di critiche che dopo quattro giorni davvero 'scellerati' hanno messo in discussione qualsiasi cosa. 

Il Chievo è la squadra che ha segnato, nel girone di andata, la fine di Benitez sulla panchina nerazzurra e adesso potrebbe segnare l'inizio di una nuova lunga e difficile salita per Leo e i suoi. In conferenza stampa il tecnico interista ha provato a scherzarci su: "Mi sarei esonerato se fossi stato un dirigente".

Parole così a 'Il Giornale' sono sembrate degne del "peggior Lippi (sarà l’aria di Appiano ad ispirare discorsi e risultati?) che poi si fece cacciare davvero", scrive in un articolo Riccardo Signori. 

Il giornalista individua il vero problema dell'Inter: "Difende male, ha giocatori un po’ logori e un tecnico che non accetta un passo indietro nella tattica. Bayern-Inter è stata una delle peggiori partite, dal punto di vista tecnico e tattico, degli ultimi venti anni. Uno stupro al gioco del calcio. Godibile per reti ed emozioni, non di più. E così con lo Schalke: tanti gol e quasi gol, ma la bontà del gioco contempla bravura nel difendersi e attaccare, come fosse gioco degli scacchi", si legge nello stesso articolo.

Poi dà un consiglio al brasiliano: "Oggi l’Inter potrebbe alternare i giocatori - conclude Signori - ma non potrà sempre giocare il calcio in stile Zeman: adatto per squadre di media taglia, non per chi volesse (o dovesse) vincere trofei ad ogni costo".