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Il Giornale: «Ma non è che Sneijder su Twitter porta sfortuna?»

Lorenzo Roca

Inter sempre più giù, sempre più bianco pallido. Inter presa nel vortice dei suoi mal di pancia.La solita macedonia di mugugni, baci, abbracci, battibecchi fra Oriali e Branca, e illusioni perdute. Forlan che si rifiuta di entrare e Ranieri che...

Inter sempre più giù, sempre più bianco pallido. Inter presa nel vortice dei suoi mal di pancia.La solita macedonia di mugugni, baci, abbracci, battibecchi fra Oriali e Branca, e illusioni perdute. Forlan che si rifiuta di entrare e Ranieri che la medica con un bel giro di parole. In pillole: Forlan non vuol più rischiare brutte figure e pretende di giocare daattaccante puro, non sulla fascia. Ma questa è l’Inter, non più quella del Triplete. È tornata ai vecchi tempi,all’amato fa e disfa di Penelope. In campo corre, sbuffa, agonizza,imbroccalepartite. Prima le gestiva. Ieri ha cercato di mettere in soggezione l’Atalanta.Hanno corso tutti, qualcuno a un ritmo da prepensionamento, hanno sbagliato troppo, hanno tirato poco e male. Oltre al rigore di Milito, da segnalare una conclusione di Pazzini (parata), un colpo di testa di Samuel, un tiro da fuori area di Poli. Tutto qui? Appunto. Inter che ha chiesto aiuto alle forze giovani. E, in effetti, Obi, Poli, Nagatomo, poi Faraoni e Castaignos hanno corso tanto, ma siamo ai preliminari di una goduria. Non alla goduria. L’Atalanta ha visto e si è adeguata: ha tirato quasi mai, ha sbagliato i passaggi, ma poi ha scoperto in Gabbiadini l’attaccante che poteva mettere in ginocchio gli avversari. Ci voleva poco. Inter con poca qualità, ma si sapeva. Sneijder ha cinguettato il saluto su Twitter. «Buona fortuna per oggi,ragazzi.Forza!». Sicuri che, oltre a sbagliare le partite, l’olandese e i suoi cinguettii siano così beneauguranti? A tutto c’è un limite.