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Il Giornale provoca: “E’ l’Inter dei mugugni. L’infortunio di Eto’o sarà  vero?”

Eva A. Provenzano

“L’Inter è scarsa nelle parole e nelle spiegazioni, sorprese e interpretazioni sono all’ordine del giorno“. Con queste parole ‘Il Giornale’ commenta l’esclusione di Eto’o dalla lista dei convocati per la...

"L’Inter è scarsa nelle parole e nelle spiegazioni, sorprese e interpretazioni sono all’ordine del giorno". Con queste parole 'Il Giornale' commenta l'esclusione di Eto'o dalla lista dei convocati per la partita di Coppa Italia contro la Roma. Per dirla in maniera sintetica sull'infortunio alla caviglia del camerunese, è apparso il solito velo di sospetti valido spesso solo per la Beneamata. "Non c'erano segnali all'orizzonte" - si legge in un articolo dello stesso quotidiano. Tutto farebbe ripensare ad uno spogliatoio interista in affanno e in lite. La storia di Thiago Motta e Maicon non è stata ancora chiarita, la spiegazione di Leonardo ('Scelta tecnica') è stata ritenuta insufficiente. 

Se il presidente Massimo Moratti poi, prova a dare una spiegazione parlando di stanchezza, non è ancora abbastanza. "Bisognerà vedere se la squadra dei mugugni ci sarà", si legge nello stesso articolo. 

Tutto si concentra adesso nelle due partite contro le romane. Roma e Inter l'anno scorso oltre alla Coppa Italia si sono giocate fino all'ultimo istante pure il campionato. La squadra nerazzurra viene da un 2010 da urlo, che resterà per sempre nella storia del calcio. Ma adesso non ci sono alibi che tengono, per l'Inter non ce ne sono mai.

E' il destino di chi vince tutto, di chi non ha dalla sua parte media troppo famosi. "Comunque vada - assicura Riccardo Signori - non sarà una stagione da zero tituli. In bacheca ci sono già due coppe, le ha vinte Benitez e questo è un ghiribizzo intelligente del destino. Aveva ragione Rafa e ogni giorno il pallone sbatte la realtà in faccia a Moratti, ai dirigenti e soprattutto ad una squadra e alle sue presunzioni".

Non è difficile avere ragione contro l'Inter, tanto ha sempre torto Lei. A prescindere.