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Nel nuovo inserto della Gazzetta dello Sport di questa settimana, Extratime, c'è una simpatica intervista al fratello minore di Wesley Sneijder, Rodney, 20enne, anch'egli calciatore dell'Ajax in prestito all'Utrecht. Gioca in posizione più arretrata rispetto al fratello, preferibilmente a sinistra. Nella Eredivisie ha segnato due gol su punizione, tutti e due sotto gli occhi di Wesley, che è molto protettivo, e lo ha bloccato un paio di volte quando stava per lasciare il settore giovanile dell’Ajax. Wesley dice: «È un po’ un Cambiasso». Ma Rodney non ci sta e ridendo dice: «Sono meglio di Cambiasso». Wesley segue il fratello passo passo, lui lo definisce: «Un secondo padre, anche se è così giovane». Tutti e due sono cresciuti nell’Ajax. «Una volta, ero molto piccolo, dovevo andare con la mia squadra di ragazzini di Utrecht ad Amsterdam per una amichevole con l’Ajax», racconta Rodney, «Wesley mi disse: "Vieni a Amsterdam per perdere, stai a casa". Quella volta ho fatto tre gol e abbiamo vinto noi». Wesley dice di suo fratello: «Sarebbe venuto volentieri con me a Madrid e poi nella Primavera dell’Inter, ma non sarebbe stato giusto. Rodney ha vent’anni e prima di tutto deve giocare. Sono soddisfatto di lui, l’anno scorso non potevo vederlo, ora posso seguire leue partite anche in tv e non lo perdo d’occhio. È migliorato tanto. Se continua così potrà magari tornare all’Ajax e giocare in prima squadra, e poi trovare un club all’estero. Ma le cose vanno fatte per gradi. Ho visto troppi ragazzi di 17-18 anni fare le scelte sbagliate».La famiglia Sneijder è tutta orientata al pallone: sono tre fratelli, Jeffrey, il più grande, ha lasciato il calcio per i troppi infortuni. Di Wesley, Rodney ha il tiro forte, la bravura sui calci di punizione e la capacità di lottare: «Rispetto a Wesley gioco più arretrato, ma ho lo stesso tiro, e ho carattere. Ora sogno di far bene nella Eredivisie per qualche anno e poi trasferirmi in Italia o Spagna. E ovviamente giocare con Wesley, prima o poi».
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