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IL QUARTO POSTO IN CHAMPIONS PASSA PER LE MANI DELL’INTER! E ORA COME LA METTIAMO?

Alessandro De Felice

Si è parecchio parlato in questi ultimi tempi dell’eventuale possibilità di perdere il quarto posto disponibile per la Champions League ai danni del campionato tedesco. D’altra parte hanno provato in tutti i modi a metterci il...

Si è parecchio parlato in questi ultimi tempi dell'eventuale possibilità di perdere il quarto posto disponibile per la Champions League ai danni del campionato tedesco. D'altra parte hanno provato in tutti i modi a metterci il bastone tra le ruote per impedirci di realizzare il nostro sogno. Hanno dato il via con le fantomatiche intercettazioni, "la madre di tutte le intercettazioni" l'avevano addirittura definita, dimostrandosi poco dopo l'ennesimo fuoco di paglia architettato ad hoc, consacratosi nella "notte degli eroi" con la radiazione a vita dell'ex dg della Juventus Luciano Moggi. Si è proseguito calunniando l'emblema simbolo della correttezza umana e sportiva Giacinto Facchetti, passando per i vari tapiri consegnati da "Striscia la notizia" a Balotelli, per arrivare alle ridicole accuse su accordi "biscotto" prima del match contro la Fiorentina dei Della Valle e oggi più fievoli ma comunque presenti che precedono il prossimo posticipo di campionato contro la Lazio. Il tutto tralasciando sempre l'eventuale rilevanza economica e sportiva che portano oggi al calcio italiano la nostra qualificazione alla finale di Madrid e l'eventuale vittoria della competizione stessa. Si è marcata l'esultanza madrilena per l'esclusione degli "odiati" cugini blaugrana, senza però fare alcun riferimento alla forte e notevole mobilitazione mediatica popolare catalana a supporto del proprio club, sinonimo di patriotismo e appartenenza, quella stessa appertenenza che oggi dovrebbe far riflettere gran parte della carta stampata della nostra penisola. Occorrerebbe ricordare a squadre come Milan Sampdoria Palermo Juventus e Napoli, tutte ad oggi senza la matematica certezza della qualificazione alla prossima Champions League, che senza gli uomini di Mou nella stagione 2011/2012 non sarebbero oggi a lottare per un posto nella massima competizione europea, ma per la meno blasonata e ricca Europa League con meno introiti e di conseguenza con meno possibilità economiche pronte quindi a "regalarci" un campionato povero di blasone e campioni pur di non vederci trionfare a Madrid. Meditate.