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Il Romanista, il quotidiano che si rivolge ai tifosi della Roma, prepara la sfida di sabato sera parlando dello scudetto 2006, e fornendo una descrizione al limite del delirio, con presunte rivendicazioni da parte della Roma su quello scudetto e anche su quello del 2008, in base a fantasiose ricostruzioni: "Soprattutto un gesto ha già riempito di spazio siderale la A1: lo scudetto del 2006. Calciopoli I e Farsopoli II. Le intercettazioni buone e quelle cattive, le morali fatte ad arte e quelle vissute. Telecom, il campionato Tim, Guido Rossi e Tronchetti Provera che si acchittano il calcio italiano mentre chi ha fatto in modo che scoppiasse viene "dimesso" all’estero. Ma la memoria non è ancora andata in prescrizione. E’ di quest’estate l’episodio che traccia il confine: Palazzi e la Procura federale che annegano nell’illecito sportivo lo scudetto di cartone e Moratti che fa di tutto per tenerselo sdrucito e lercio (già, chi non c’è più lasciatelo in pace). Litiga con la Juve, con Della Valle, il restante dei tifosi del mondo, forse con parte residua dei suoi, per non staccarsi dal cappottone blu quella spilletta snob, arrogante e falsa dell’"Io sono onesto". Mentre accadeva questo la Roma, la Roma che quello scudetto lo meriterebbe di diritto, così come quello del 2008, col suo presidente provvisorio Cappelli diceva «grazie, noi non chiediamo nulla». Oh no, senza ironia e senza mai nessun Lazio- Inter 0-2 nella nostra storia".
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