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Garrone contro il Secolo XIX. Come vi avavamo raccontato ieri (http://www.fcinter1908.it/?action=read&idnotizia=24028) a Genova si cercano i 'colpevoli' della retrocessione in Serie B della Sampdoria. Secondo il noto quotidiano uno dei principali motivi che hanno portato al triste verdetto è senza dubbio la messa in vendita di gioielli del calibro di Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini, tutti e due finiti a Milano su sponde diverse.
Nell'articolo di ieri, dopo un'intervista a Carmine Longo, ex dirigente del Bologna, la redazione del giornale aveva decretato che tra i 'promotori' della cessione del 'Pazzo' all'Inter c'era un piccolo azionista della società nerazzurra: Antonio Guastoni, dirigente blucerchiato e da anni commercialista della famiglia proprietaria del club doriano.
Il presidente Garrone stamattina ha sottoscritto un comunicato stampa a proposito , nel quale si legge: "Nonostante la presa di responsabilità che nelle ultime settimane io e mio figlio Edoardo ci siamo assunti per la stagione che si sta concludendo, noto con profonda indignazione come sul quotidiano genovese Il Secolo XIX continui ad essere in atto una campagna denigratoria nei confronti della Società e dei suoi collaboratori".
E il Secolo, riprendendo la vicenda, ha così risposto: "Crediamo, dalla fredda ricostruzione dei fatti, che responsabile di queste scelte sia anche il dottor Antonio Guastoni. Nel suo studio milanese è stata portata avanti la trattativa per svendere Pazzini. Il dottor Guastoni è tifoso dell’Inter e “piccolo” azionista dell’Inter: questo è vero, documentato e se è rilevante o meno spetta ai lettori e ai tifosi deciderlo. Raccontarlo è un nostro dovere".
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