Nel 2005 ha allenato la Stella Rossa. E così Walter Zenga si è ritrovato a commentare gli incidenti che hanno caratterizzato la partita di Marassi tra Italia e Serbia. "Non c'è una sola ragione ma tutta una serie di motivi, anche politici che hanno portato a quello che è accaduto. Solo la gente serba può capirlo - dice a calciomercato.com - è impossibile da spiegare. Io mi sono trovato benissimo a Belgrado e lì ho ancora tanti amici, che oggi si sentono malissimo". L'ex portierone nerazzurro pensa che non sia il caso di generalizzare. "Il calcio è stato usato come pretesto per altre cose e alla fine hanno vinto questi delinquenti, che hanno ottenuto la visibilità che volevano. Ed ha perso la vera Serbia, quella civile. Guardando le immagini in tv, nella curva serba si vede tanta gente impaurita. Non bisogna criminalizzare l'intero paese. I calciatori andando sotto la curva volevano cercare di tranquillizzarli e se non ci fossero andati sarebbero stati criticati lo stesso", sostiene. "Non si può continuare ad essere schiavi dell'1% delle persone senza ideali che rovinano la vita di tutti gli altri. Non so quali sanzioni adotterà l'Uefa - conclude - facciano un po' quello che vogliono. La vera domanda è un'altra: quando sarà la prossima volta?".
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Incidenti Italia-Serbia, Zenga: “Alla fine hanno vinto i delinquenti”
Nel 2005 ha allenato la Stella Rossa. E così Walter Zenga si è ritrovato a commentare gli incidenti che hanno caratterizzato la partita di Marassi tra Italia e Serbia. “Non c’è una sola ragione ma tutta una serie di motivi, anche...
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