Non si stemperano i veleni lasciati da Inter-Roma, finale di Coppa Italia. Ed a due giorni dalla partita al centro è sempre la polemica seguita al fallaccio di Francesco Totti ai danni di Mario Balotelli. Oggi il capitano giallorosso torna sul luogo del delitto dalle pagine del Corriere dello Sport. Con un lungo articolo a sua firma in cui si scusa ancora, non cerca giustificazioni, ma racconta «semplicemente la verità di quello che è accaduto», almeno la verità secondo il suo punto di vista, visto che la sua è l'unica voce sentita per ora senza che gli altri chiamati in causa (Balotelli ndr) abbiano potuto difendersi dalle accuse infanganti tirate in ballo dal capitano giallorosso.
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INCREDIBILE TOTTI: “BALOTELLI E’ UN PROBLEMA PER L’INTER, L’ITALIA E IL CALCIO MONDIALE. HA OFFESO ME E LA MIA CITTA’ PER TUTTA LA PARTITA”
Non si stemperano i veleni lasciati da Inter-Roma, finale di Coppa Italia. Ed a due giorni dalla partita al centro è sempre la polemica seguita al fallaccio di Francesco Totti ai danni di Mario Balotelli. Oggi il capitano giallorosso torna sul...
Premesso che il clima dell'incontro era teso fin dall'inizio per l'importanza della posta in palio, e che partire dalla panchina non lo ha certo tranquillizzato, Totti punta il dito contro Balotelli (chiamandolo sempre e solo 'luì): «Sentire che un calciatore alle prime armi offenda ripetutamente i miei tifosi (Totti invece ha dato segno di grande sportività e civiltà mostrando solo i pollici versi ai tifosi di una Lazio in piena lotta retrocessione dopo aver vinto l'ultimo derby giocato...), la mia città, il mio senso di appartenenza alla Roma, oltre a me personalmente, dicendomi che sono finito (forse, visto quanto successo, magari Mario non ha tutti i torti...), è insopportabile... Non si può tollerare che luì abbia sempre la possibilità di provocare tutti, compresi i suoi tifosi e quelli avversari e nessuno prenda in considerazione preventivamente i suoi atteggiamenti». Frasi queste del capitano giallorosso che fanno volare la mente a tutti i tefferugli creati dalla tifoseria romanista post derby e finale di Coppa Italia e ci fanno porre la domanda: cos' è maggiormente deleterio per la società quel che dice un ragazzo 19enne in privato ad un calciatore o le azioni incivili messe in atto da un'intera tifoseria?
Ma proseguiamo con il Totti-pensiero. Un comportamento, sottolinea Totti, che Balotelli terrebbe «in quasi tutti gli stadi italiani ed anche in Europa. È probabilmente questo uno dei motivi per i quali nel proprio gruppo non è mai stato ben accetto ed è sempre visto da altri club o dalla Nazionale stessa come un elemento di disturbo». Da quanto dichiarato dal numero 10 giallorosso, il giocatore romano conosce bene tutte le realtà di tutti i clubs del mondo o almeno ne è ben informato...
Già che c'è il n.10 giallorosso coglie anche l'occasione per togliersi qualche sassolino dagli scarpini parlando di quei politici e vip «che si sono scatenati in commenti e giudizi pesanti». Sono gli stessi «che frequentano le tribune autorità, le aree ospitalità, invitano i calciatori a eventi, chiedendo autografi e maglie. Tutto sempre gratis ... Ma non ho mai visto nessuno di loro chiedere l'autografo o una maglia a un delinquente». Eppure «da alcuni di loro in questo caso - e non è la prima volta - come tale sono stato trattato». Quindi un'ipotesi che ha il sapore di una maledizione «Non mi meraviglierei se tra qualche tempo qualcuno dovesse trovarsi coinvolto in qualche disavventura giudiziaria, magari per reati vari, che possono riguardare sia le persone che i beni della comunità». Comunque «E' inutile che da domani qualcuno dimostri solidarietà al sottoscritto» perchè quelli che hanno mandato sms in privato «sono gli stessi che pubblicamente hanno preso subito le distanze da me».
Una domanda infine ci assale: Totti si è reso protagonista in più occasioni, durante la finale di Tim Cup, di azioni violente e al limite del regolamento, sia su Thiago Motta, scalciato al capo mentre il giocatore italo-brasiliano era a terra, che nei confronti di Diego Alberto Milito (giocatore fair play) reo di aver sottratto il pallone al Pupone in un contrasto pulitissimo di gioco a centrocampo; il Principe è stato vittima di un brutto fallo di reazione di Totti con una brutta spinta mirata esclusivamente a far male. Tutte queste manifestazioni di aggressività, viste le giustificazioni addotte per il fallo commesso su Balotelli, sono state causate da offese verbali da parte dei due nerazzurri nei confronti del capitano giallorosso o erano solo dettate dalla frustrazione per l'impotenza di fronte a tanta capacità calcistica e determinazione da parte dei giocatori interisti?
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