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Inter, circa 24 milioni di rifiuti: da Andreolli a Juan, i no che costano cari

Vendere prima di comprare è rischioso, ma comprare prima di vendere lo è ancora di più. Apre così l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che poi specifica come in realtà l’Inter non avesse altra scelta, anche perché...

Alessandro De Felice

Vendere prima di comprare è rischioso, ma comprare prima di vendere lo è ancora di più. Apre così l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che poi specifica come in realtà l'Inter non avesse altra scelta, anche perché Roberto Mancini aveva chiaramente espresso il desiderio di ricevere una squadra quasi completa per il ritiro di Brunico. Thohir sta investendo molte risorse e adesso è arrivato il momento di sfoltire la rosa, anche se iniziano ad essere un pò troppi i calciatori che rifiutano le destinazioni che si presentano: Si può iniziare con l'accoppiata Santon-Kuzmanovic, per i quali i nerazzurri erano già d'accordo col Watford sulla base di 12 milioni di euro. Soldi che avrebbero fatto molto comodo alle casse del club, peccato che i calciatori non abbiano preso in considerazione l'eventualità di un loro trasferimento alla corte della famiglia Pozzo. Da registrare c'è anche il rifiuto di Botta al Pachuca, che al momento costa all'Inter altri 2,7 milioni di mancata entrata. Alla lista si aggiungono anche Juan e Andreolli che hanno detto no rispettivamente a Spartak Mosca e Sampdoria. La cessione di questi calciatori avrebbe fruttato alle casse dell'Inter circa 24 milioni di euro.