L’Inter è stata indiscutibilmente la regina del mercato. La chiave è stata la cessione di Mateo Kovacic, che ha fruttato 35 milioni di euro, e nella formula adottata dal direttore sportivo Piero Ausilio per molti degli acquisti intrapresi: prestito oneroso con obbligo di riscatto fissato tra 12 o 24 mesi. Tutto questo però non sposta gli obiettivi: è fondamentale la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, perché molti investimenti sono stati rinviati all’estate 2016 per non appesantire il bilancio attuale: senza i milioni della Uefa l’Inter sarebbe costretta a cedere i big, a partire da Mauro Icardi, per evitare un negativo di bilancio devastante.
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Inter, i conti tornano: impatto sul bilancio attivo di 8,5 mln. Ora serve…
L’Inter è stata indiscutibilmente la regina del mercato. La chiave è stata la cessione di Mateo Kovacic, che ha fruttato 35 milioni di euro, e nella formula adottata dal direttore sportivo Piero Ausilio per molti degli acquisti intrapresi:...
Ma vediamo nel dettaglio la situazione nerazzurra: il mercato è stato chiuso con uscite per 82,25 milioni di euro ai quali vanno aggiunti altri 55 milioni di euro di bonus o diritti/obbligo di riscatto. Di contro sono stati incassati circa 80 milioni dalle cessioni. Il saldo è in passivo di 2,2 milioni, ma l’impatto sarà positivo di 8,5 milioni di euro sul fronte mercato grazie alle plusvalenze, agli ammortamenti e ai costi degli ingaggi.
La situazione potrebbe migliorare ulteriormente e aumentare a oltre 20 milioni di euro se la Fifa desse ragione all’Inter, come pare probabile, nella controversia con il Sunderland per Ricky Alvarez che è al vaglio del massimo organismo calcistico mondiale. Chiudiamo con una curiosità sulla cessione di Hernanes: ha generato una minusvalenza di 2,33 milioni, bilanciata però dal risparmio sul suo ingaggio, pari a circa 6 milioni di euro lordi, quindi c’è stato un impatto positivo sul bilancio di 8,11 milioni.
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