Autori di un avvio di stagione convincente con la maglia dell'Inter, Lautaro Martinez e Arturo Vidal sperano di vivere una notte da protagonisti con le maglie di Argentina e Cile. Uomini chiave nelle sfide di qualificazione ai mondiali, rispettivamente contro Venezuela e Brasile, i due nerazzurri puntano a consolidare la loro leadership e mandare altri messaggi a Simone Inzaghi.
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Quattro reti nelle ultime cinque partite ufficiali sono un bottino niente male per Lautaro. Il Toro è ormai una certezza dell'albiceleste. Sottolinea la Gazzetta dello Sport: "Per il ct Scaloni si è ormai guadagnato il ruolo di spalla ideale di Messi. Nonché padrone indiscusso di quella “9” rimasta a lungo in cerca di un degno candidato. Non potrebbe essere altrimenti alla luce delle 14 reti firmate in 29 apparizioni, con una media di poco inferiore a 0,5 gol a partita".
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Sono tre però i meriti dell'interista, secondo i colleghi, che vanno al di là dei numeri. Si legge nel focus: "Il Toro ha infatti mostrato soprattutto spalle larghe per reggere alla pressione, si è saputo integrare alla perfezione nel tridente albiceleste guidato dalla Pulce e, ciò che più conta, si è guadagnato rapidamente il rispetto di uno spogliatoio, quello argentino, da sempre pieno zeppo di prime donne".
Inter, Vidal punto fermo del Cile anche contro il Brasile
Chi invece non ha bisogno di conferme è proprio Arturo Vidal. Il centrocampista è punto fermissimo del Cile: "Il ricordo di un’estate nerazzurra vissuta da indesiderato è stato spazzato via dalle prime due uscite in campionato, in cui il cileno è tornato a esibire un rendimento da top player. Uno status che nella Roja non è invece mai stato in discussione e che oggi può supportare nuovamente a suon di prestazioni da incorniciare", sottolinea la Gazzetta.
Re Artù vorrà proseguire sulla scia di quanto mostrato in nerazzurro. La posta in palio è alta per un Cile che ha bisogno di invertire la rotta per provare a scalare posizioni in una classifica che al momento la vede fuori dalla zona qualificazione: "Contro il Brasile, scenderà in campo insieme agli altri tre reduci della cosiddetta “generazione dorata” (Medel, Bravo e Isla) per raggiungere le 118 presenze e completare la personale resurrezione avviata con la maglia dell’Inter. I tifosi cileni e il tecnico Lasarte fanno affidamento sul suo temperamento e sulla solita fame".
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