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Jovetic, c’è il piano di Mancini. Che sorpresa Biabiany. E c’è Manaj che…

Come da previsione, nella gara contro il Bologna, Roberto Mancini ha tenuto in panchina Stevan Jovetic. Una scelta curata nei minimi dettagli con l’esigenza di preservare i muscoli di cristallo del montenegrino. Non è un caso infatti che...

Riccardo Fusato

Come da previsione, nella gara contro il Bologna, Roberto Mancini ha tenuto in panchina Stevan Jovetic. Una scelta curata nei minimi dettagli con l'esigenza di preservare i muscoli di cristallo del montenegrino. Non è un caso infatti che l'ex City sia stato fuori per turnover proprio nell'infrasettimanale e alla vigilia di un big match: era accaduto pure per la partita a San Siro con il Verona (quando Jovetic giocò gli ultimi 36 minuti) che faceva da antipasto alla gara con la Fiorentina.

Ora all'orizzonte si staglia già la Roma e Mancini vuole arrivare con un Jovetic al 100% nella speranza che il piano non venga vanificato come accaduto contro i viola da un dolorino nel riscaldamento, un infausto presagio che avrebbe poi segnato la notte in cui l'Inter ha perso la sua verginità in campionato.

Mancini inoltre, lì davanti ha delle alternative di primo piano vista la crescita di Biabiany (non era ipotizzabile che il francese fosse così avanti dopo un anno di stop per i problemi cardiaci) e l'esplosione di Manaj che, allenamento dopo allenamento, ha convinto il Mancio non solo a tenerlo con sé in prima squadra ma pure a ritenerlo una valida alternativa ai big, come accaduto a Genova quando l'albanese ha addirittura preceduto nelle gerarchie un certo Ljajic.