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Juan: “Onorare la 5 di Deki, l’Inter crede in me. A o EL? Non scelgo. I brasiliani…”

Daniele Mari

Juan Jesus, intervistato da un portale brasiliano, ha parlato dei suoi compagni di squadra e dell’esordio in Europa League. Si parte da Hernanes: “E’ un giocatore che può cambiare la partita in qualsiasi momento, con un...

Juan Jesus, intervistato da un portale brasiliano, ha parlato dei suoi compagni di squadra e dell'esordio in Europa League. Si parte da Hernanes: "E' un giocatore che può cambiare la partita in qualsiasi momento, con un passaggio al compagno o un tiro in porta".

LA MAGLIA DI DEKI - "Dal momento in cui sono arrivato all'Inter, ho sentito la responsabilità di giocare per questo club. Indossare la numero 5, che per anni è stata di Stankovic, per me è un onore enorme. Mi dà grande motivazione perché Deki è un giocatore che ha sempre onorato la maglia dell'Inter e ha vinto molto. Voglio conquistare tutto quello che ha vinto lui con questa maglia e fare la storia".

ASPETTATIVA EUROPA LEAGUE - "L'aspettativa è molto grande, perché l'anno scorso siamo stati fuori dalle coppe e questo ha danneggiato un po' il club. Ora siamo di nuovo in Europa, faremo di tutto per, chi lo sa, anche vincere il titolo. La pressione c'è sempre. Solo il fatto di vestire questa maglia, che ha grande tradizione, già ti fa sentire la pressione e quest'anno non sarà diverso".

PRIORITA' - "Campionato o Europa League? L'obiettivo del club è giocare tutte le competizioni al 100%. In  una stagione di cambiamenti, vincere un titolo è sempre importante".

DNIPRO - "Credo che sarà una delle partite più difficili del girone. Fanno un grande pressing sulla squadra avversaria e hanno due laterali molto forti e veloci"

IL GRUPPO - "Sarà un girone difficile, perché il Saint Etienne è forte e il Qarabag è una squadra che nessuno conosce e che, proprio per questo motivo, può essere pericolosa"

RESPONSABILITA' - "Ringrazio Mazzarri per la fiducia che ha in me. Al di là dell'infortunio a fine anno, ho fatto delle buone partite l'anno scorso e, a Dio piacendo, potrei fare 100 partite ufficiali con l'Inter in poco tempo. E' per me una cosa molto gratificante. Sono giovane ma il tecnico e la società hanno grande fiducia in me".

I BRASILIANI - "Hernanes può cambiare la partita in qualsiasi momento e poi è un ragazzo che dà sempre il massimo per essere sempre al meglio. Jonathan e Dodò sono due laterali molto rapidi che hanno già aiutato molto la squadra".

MAICON - "E' stato uno di quelli che mi ha aiutato di più quando sono arrivato. Si è sempre allenato bene e ha fatto la storia all'Inter. Gli interisti lo chiamano il "Colosso". E' sempre stato estroverso ma quando si tratta di lavorare è una persona seria e faceva la sua parte".