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L’Inter di Strama si esalta contro le big. Ecco il perché…

Daniele Vitiello

“Difficilmente sbagliamo le partite importanti”. E’ stato questo il messaggio che in maniera chiara e forte ha inviato Andrea Stramaccioni al Napoli dopo l’inutile pari casalingo con il Neftci. Sfida lanciata ai partenopei...

"Difficilmente sbagliamo le partite importanti".

E' stato questo il messaggio che in maniera chiara e forte ha inviato Andrea Stramaccioni al Napoli dopo l'inutile pari casalingo con il Neftci. Sfida lanciata ai partenopei con la consapevolezza che, quanto più alto è il livello dell'avversario, tanto più la Beneamata si galvanizza e mette in campo tutte le proprie forze. Le vittorie con Fiorentina, Milan e Juventus, sono la prova lampante di quanto detto sopra. L'unico neo resta la sconfitta casalinga con la Roma di Zeman ad inizio campionato, ma è stata quella l'unica eccezione che ha confermato in pieno la regola. Quale la causa di questo rendimento che cambia in base al blasone dell'avversario? La Gazzetta dello Sport in edicola oggi ha provato a riassumere il tema in tre punti fondamentali:

1) I nerazzurri trovano molta difficoltà, complice anche l'assenza di Sneijder, ad impostare gioco e - di conseguenza - si trovano molto a loro agio con squadre che tentano di prendere in mano il pallino del gioco, prestando il fianco a qualche ripartenza che con la velocità e la fantasia dell'attacco nerazzurro risulta essere letale. Fondamentali in questo tipo di gioco anche le caratteristiche del centrocampo nerazzurro, pronto a spezzare il gioco avversario e a verticalizzare verso le punte. 

2) L''aforisma più vecchio del mondo, ma anche quello più fondato, recita che nel calcio, così come nella vita in generale, contano le motivazioni. Ed è soprattutto in sfide di prestigio, quelle per degustatori dal palato fino, che risulta più semplice per l'allenatore tirare fuori dai propri ragazzi grinta e motivazioni.

3) E' ormai chiaro che Strama nei match clou si esalta e tira fuori il coniglio dal cilindro. L'allenatore dell'Inter riesce a scardinare le difese delle big che a turno si trova di fronte, grazie al lavoro spasmodico che ogni giorno compie. E le sue intuizioni gli hanno finora dato ragione. Basti pensare al 4-4-1-1 del derby della scorsa stagione, con Alvarez largo a sinistra e Sneijder seconda punta; Coutinho pronto a dar fastidio a Pizarro contro la Fiorentina; i cambi in corsa nell'ultimo derby dopo l'espulsione di Nagatomo;  il tridente mandato in campo a Torino. Chissà cosa avrà in mente per la gara di domani...