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La strategia è chiara da tempo: difficilmente l’Inter investe su giocatori non rivendibili. Un diktat che arriva dall’alto, perché Erick Thohir ha individuato nel ringiovanimento della rosa uno dei punti cardine per la ripresa del club. Un club che l’indonesiano ha rilevato in uno dei periodi più grigi di storia, quello del post triplete e degli ingaggi super, che ingolfavano il motore della società di corso Vittorio Emanuele.
L'UNICA ECCEZIONE - Thohir ha cambiato registro e lo ha fatto imponendo investimenti intelligenti: Brozovic, Murillo, Kondogbia, Perisic, Shaqiri, Telles, ecc. Tutti giovani e rivendibili, anche a scapito di qualche stagione sfortunata, vedi appunto il caso Shaqiri, volato in Inghilterra dopo un brevissimo periodo in nerazzurro. Probabilmente fa eccezione Miranda, ma il brasiliano ha rappresentato fin da subito la colonna portante dell’intera struttura, il pezzo da cui partire. E l’esperienza si paga.
LA TRADIZIONE CONTINUA - L’Inter cambia faccia, cancella le rughe, ma rispetta la tradizione. Così - dopo Milito ed Icardi, con ottime probabilità, ci sarà un altro argentino che cercherà di rapire il cuore dei tifosi nerazzurri con i propri gol. Parliamo ovviamente di Jonathan Calleri. La punta del Boca ha una caratteristica comune ai calciatori sopracitati: è giovane, molto giovane. Classe 1993 ma astuzia da vendere, il campionato italiano lo metterà severamente alla prova, ma la sensazione è che possa farcela. I tifosi dovranno attenderlo e non attendersi niente nell’immediato, perché anche un campione come Dybala ha avuto bisogno di un fisiologico periodo di adattamento.
NO A LAVEZZI - E gli investimenti continueranno a seguire questo tracciante: giovani e promettenti. Ecco perché a prescindere, in casa nerazzurra, si tende ad escludere l’arrivo di Ezequiel Lavezzi. Il pocho si libererà a zero dal Psg, ma è alla ricerca dell’ultimo contratto e pretende un ingaggio faraonico. Somme vicine ai 4 milioni di euro. Un acquisto che si scontrerebbe con le idee ed i progetti di Thohir, anche perché i 30 anni dell’ex Napoli sono un biglietto da visita che difficilmente passa inosservato dalle parti della Pinetina. Lavezzi sarebbe un investimento a fondo perduto ed in questo momento l’Inter non compie salti nel buio. Per fortuna.
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