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La Repubblica: “L’Inter è rimasta senz’anima, al Mondiale si gioca la credibilità “

Eva A. Provenzano

Poteva succedere. Dopo anni e anni di vittorie coronate da una stagione in cui l’Inter ha centrato la prima tripletta della storia sua e del calcio italiano è arrivato uno scivolone forse concepibile, ma neanche i più pessimisti se...

Poteva succedere. Dopo anni e anni di vittorie coronate da una stagione in cui l'Inter ha centrato la prima tripletta della storia sua e del calcio italiano è arrivato uno scivolone forse concepibile, ma neanche i più pessimisti se l'erano immaginato così.

La squadra di Rafa Benitez si è sgretolata un pezzo alla volta, gli infortuni l'hanno dimezzata, cancellata: in nessuna gara ufficiale sono mai stati schierati tutti insieme gli undici giocatori che hanno conquistato la Champions nel 2010 rendendo possibile una 'Mission Impossible'.

La Repubblica, giornale di Roma, affida al suo giornalista Andrea Sorrentino il commento di questo momento complicato per i nerazzurri, dopo la sconfitta con il Werder e alla vigilia della partenza dell'Inter per Abu Dhabi.

"L'Inter della tripletta non c'è più. Di colpo è tornata a essere una squadra pasticciona, zoppicante, a tratti un po' ridicola nelle sue sconfitte e nei modi in cui arrivano. Di colpo, tutto l'ambiente sembra aver fatto un passo indietro di cinque o sei anni, quando vincevano sempre gli altri (anche se con la frode, come ha rivelato Calciopoli) e i nerazzurri facevano la figura dei polli, sempre e comunque. Ora, dopo il ciclone-Mourinho, sembra che nessuno sia più in grado di prendere in mano la situazione, di apporre correttivi, di invertire la rotta", scrive il giornalista.

L'articolo parla poi di Rafa Benitez, indebolito dalla scelta della società di Corso Vittorio Emanuele di non fare acquisti, ma reo di non essere stato in grado di gestire l'emergenza peggiorando la situazione con alcune scelte discutibili sia dal punto di vista atletico che dal punto di vista tattico.

"Ma - scrive il giornalista -  mai un cane che gli abbia dato i consigli giusti, o che l'abbia aiutato a non sbagliare. Così ora siamo a questo, a un'Inter senz'anima e senza speranze, che arriva senza difese e con migliaia di dubbi all'appuntamento con la storia, al Mondiale per club di Abu Dhabi su cui Moratti punta per dare un senso alla stagione. Si parte venerdì per il Golfo, ma nessuno sa se saranno recuperabili davvero Julio Cesar e Milito, tanto per fare due nomi di non scarsa importanza. E Maicon e Chivu, che invece dovrebbero proprio esserci, non hanno minuti nelle gambe. E Sneijder, che finora ha deluso, chissà se tornerà a essere di colpo quello di una volta. Ma è tutta l'Inter che è svanita e scomparsa".

Ad Abu Dhabi c'è in palio il futuro e un pezzo di passato. "Mica solo per Rafa Benitez: gli altri si giocano la credibilità. Altrimenti -conclude Sorrentino nel suo articolo- bisognerà dire che il merito dei trionfi era stato solo di Josè Mourinho, e che senza di lui s'è spenta la luce. Non sarebbe una bella verità da raccontarsi".