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La stampa sembra non aver preso molto bene l’uscita di Massimo Moratti sul caso degli errori arbitrali a Milano e Verona: il presidente nerazzurro ha parlato ieri di “par condicio involontaria” per il mancato annullamento dei goal non regolari di Ranocchia e Robinho.Il Corriere dello Sport commenta: "Par condicio significa pari condizioni per tutti. Già: per tutti. Quella evocata da Moratti in merito agli errori arbitrali a favore di Inter e Milan è l'esatto contrario, perché mette due squadre, appunto le milanesi su un piano lasciando le altre, e sono diciotto sull'altro. Nel caso specifico, sono stati penalizzati direttamente il Cagliari e il Chievo: perché sardi e veneti non dovrebbero godere della par condicio? Se poi allarghiamo il discorso, possiamo anche notare come i regali a Inter e Milan abbiano indirettamente danneggiato Napoli e Lazio, che oggi avrebbero ben altre prospettive di classifica se le squadre milanesi avessero ciascuna due punti in meno".
Simone Pieretti sulle pagine de Il Tempo scrive: "Par condicio, per chi? Chiedetelo ai giocatori del Cagliari, oppure interrogate il presidente Campedelli del Chievo...”
Anche la Gazzetta dello Sport condanna la dichiarazione di Moratti: “Non siamo messi bene. E non c'entrano le sconfitte di Champions o gli stadi decrepiti. C'è di peggio. A rivelarcelo è il sospiro di sollievo generale, registrato un po' ovunque dopo il goal irregolare di Robinho a Verona. 'Meno male... Ci voleva proprio per compensare il goal-tarocco di Ranocchia. Equilibrio ristabilito' . Moratti ci ha perfino scherzato sopra: 'Par condicio involontaria'. Questa insana allegria da lunedì, questa sensazione di tifone polemico scansato sottintende un'avvilente concezione della giustizia: meglio due torti ben distribuiti che uno solo”.
Nessuno però sottolinea che anche l'Inter è stata penalizzata sia a Firenze, per il rigore non dato a Cambiasso, sia a Milano contro il Cagliari, anche qui per un rigore non dato a Thiago Motta.
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