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Dopo l'eliminazione della Champions non resta che la parola rifondazione. Nell'anno che verrà l' Inter si troverà a dover affrontare una vera e propria rivoluzione. La Stampa, a proposito del futuro nerazzurro, si pone due interrogativi: "E se per l'Inter fosse un bene l'eliminazione di Champions? E se non fosse un male anche rimanere fuori dal prossimo giro delle coppe?". A voler trovare un buon motivo per rimanere fuori dall' Europa, dopo la batosta, la società nerazzurra potrà di fatto chiudere i conti con il passato: "Bandoleri stanchi, supereroi tornati umani, giovani da decifrare: è l'Inter di oggi. Da rivoltare, destrutturare e, anche, ricostruire. Un anno, però, potrebbe non bastare", scrive il giornale di Torino.
SOLDI - Il presidente dell' Inter - dice lo stesso quotidiano - non ha più voglia di spendere come ha fatto in passato e ha fatto del fpf una regola di vita. Ieri sera sono arrivate le solite voci che parlano di nuovi soci in arrivo: "Il club nemmeno smentisce i rumors, di certo c'è che Moratti non va in giro a vendere quote, ma se domani si presentasse lo sceicco Al pincopallo con soldi freschi (e in cambio chiedesse il 20%) troverebbe posto nel salotto buono", si legge nello stesso articolo. Moratti non vuole cedere l' Inter, vuole in pratica trovare un aiuto economico per risollevare il bilancio della società. Nel 2009, prima del Triplete a Milano sono arrivati Eto'o, Thiago Motta, Milito, Lucio, Sneijder. Spesa totale: 90.500.000 euro. E Ibra allora servì a fare cassa. Ora quei soldi non ci sono più.
ALLENATORE - Se si sentono le parole di Ranieri che si sente ancora parte del progetto Inter e quelle di Moratti che dice 'Non merita di essere esonerato' sembra che lui possa guidarla anche in futuro. Ipotesi difficile, ma al momento- secondo La Stampa - Moratti non ha scelto il suo tecnico preferito. Villas Boas piace, ma l'ultima avventura con il Chelsea fa sorgere più di un dubbio. Capello non vuole l' Inter; potrebbe interessare Prandelli, ma c'è l'ostacolo Nazionale. Quest'anno il tecnico dovrà essere scelto prima rispetto a quando successo in passato per cominciare a rifondare fin da subito.
COME USCIRNE - Ieri il presidente Moratti ha parlato di investimenti sui giovani e dei rischi che un nuovo progetto comporta. "Chi va e chi resta? Sono aperte le iscrizioni, Moratti dice che serviranno giocatori nuovi, ma anche d'esperienza. Esperti, non bolliti", conclude l'articolo de La Stampa.
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