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Il giornalista Marco Ansaldo dalle colonne de La Stampa, commenta la netta vittoria dei nerazzurri sul Bologna.
"Jose Mourinho, l'allenatore nell'armadio, ha pronosticato che «finirà come sempre, scudetto all'Inter». Cominciamo a crederci pure noi. Anche se la distanza dal Milan tornasse questa sera a 11 punti, la candidatura dei nerazzurri sarebbe di nuovo prepotente perchè si rivedono bagliori del passato e se l'anno scorso l'impensabile rimonta riuscì alla Roma di Ranieri perchè non credere che riesca altrettanto all'Inter, che ha un distacco virtualmente più contenuto? La partenza di Benitez ha risvegliato le anime torpide, lo stop agli infortuni in serie dà a Leonardo la possibilità di allestire formazioni più logiche di quanto riuscisse al suo predecessore in continua emergenza".
"Maicon ha ripreso a correre, Milito a segnare dopo oltre due mesi (a parte la semifinale del Mondiale contro i pigmei sudcoreani), Stankovic sembra di nuovo un leader in campo per come imposta le azioni e le conclude, si è ricostituita ed è in salute la coppia d'attaccanti più formidabile della serie A. Se per caso Sneijder tornasse nelle condizioni di un anno fa, il cerchio troverebbe la quadratura e il campionato un probabile padrone pronto alla lotta con i rossoneri. Per la Champions League forse sarà un'altra storia, per la serie A questa basta e avanza. L'Inter che ha battuto per 4-1 il Bologna è una squadra tutt'altro che perfetta soprattutto in difesa ma non lo era neppure con Mourinho. Tutti ricordiamo le partite simboliche con il Barcellona e il Bayern in Champions League. Abbiamo rimosso invece quante vittorie arrivarono in campionato in maniera stiracchiata, quanti i successi strappati via a morsi e fortuna però con una nota costante: la capacità di sentirsi sempre e comunque i più forti e in grado di rimediare a qualsiasi situazione. Qualcosa si rivede con Leonardo. Ad esempio il cinismo di sfruttare fino in fondo ogni regalo. É tornata l'Inter. L'ha detto Mourinho e lui lo sa quasi più che Leonardo".
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