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La Stampa: «Non interessa Capello, possibile un Ranieri bis»

Lorenzo Roca

La sconfitta con il Novara, nona in campionato, oltre ai problemi dell’Inter porta a galla un inedito aspetto del presidente nerazzurro. «Queste situazioni mi caricano»: il messaggio dettato in tarda serata è chiaro e ha tutta l’aria di...

La sconfitta con il Novara, nona in campionato, oltre ai problemi dell’Inter porta a galla un inedito aspetto del presidente nerazzurro. «Queste situazioni mi caricano»: il messaggio dettato in tarda serata è chiaro e ha tutta l’aria di poter resistere a venti non ancora diventati bufera. Dopo il successo nel derby la squadra sembrava volare, ma il primo a stare con i piedi per terra era proprio lui. Sapeva, Moratti, che nella collana di sette vittorie non tutte le perle erano pregiate. Con lo stesso atteggiamento, di questa nuova ondata di rovesci, proprio non ha metabolizzato il tracollo contro la Roma all’Olimpico: quattro gol e altrettante stilettate alla fiducia nel gruppo che l’ha portato in cima al mondo. Squadra sfilacciata, giocatori imbrocchiti e lavativi: queste furono le istantanee di quella glaciale giornata romana. Diverse, o comunque non così nitide, le sensazioni di domenica. Intendiamoci, l’Inter scuoiata dal Novara ha lasciato Moratti di sasso: risultato, gioco e scelte di Ranieri non hanno convinto il petroliere che delle sue perplessità ha parlato in un lungo vertice post partita con Marco Branca e Piero Ausilio, i due uomini mercato nerazzurri. All’incontro c’era anche Claudio Ranieri che ha detto la sua e poi ha lasciato la compagnia. Se ne è andato tranquillo il tecnico, sa che Bologna (venerdì) e Marsiglia (mercoledì prossimo) saranno tappe decisive ma, spera, non anche trappole sul suo futuro. Che almeno fino al termine del campionato sarà targato Milano. Poi il risultato finale emetterà il verdetto per la prossima stagione: a Moratti, Ranieri piace e prevedere un bis non è un pronostico così lunare. Eventualmente, una conclusione per sottrazione: non interessa Capello e nemmeno i cloni di Ranieri. In soldoni: inutile prendere un tecnico normale quando in casa ho già il più normale di tutti. C’è un terzo posto Champions da acchiappare, il granaio del prossimo mercato, e un gruppo finalmente da sfrondare. Questo almeno è sicuro: a campionato concluso lo scheletro dell’Inter mondiale verrà disossato e i contratti più onerosi sciolti. A cominciare da quello di Sneijder, con le valigie pronte dall’estate scorsa. Sarà una nuova Inter e il presidente potrebbe anche affidarla a Ranieri. Sempre che il vecchio Moratti non torni alla carica.