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«Non capisco perchè il Parma non dovesse giocare la partita: abbiamo un'immagine, una professionalità e degli interessi di classifica. Ribadisco che, come ho detto ieri dopo la partita, la Roma non meritava di vincere, ma se preferite rigiro la prospettiva: il Parma, per il gioco che ha messo in mostra, non meritava di perdere». È un Pietro Leonardi, d.g. del Parma, ancora arrabbiato quello che commenta la sconfitta di ieri contro la Roma dai microfoni dell'emittente capitolina TeleRadioStereo. «Chi mi ha criticato per le dichiarazioni di ieri ha poca memoria - dice ancora Leonardi -: mi arrabbiai anche dopo la partita contro la Lazio. Avrei voluto dedicare la vittoria di ieri a mio padre, tifoso laziale, così come ho fatto anche quando ho battuto la Lazio stessa: ne avrò diritto? Non mi piacciono quelli, tra gli addetti ai lavori, che fanno i furbi, i falsi, quei dirigenti che si mettono la sciarpa al collo e vanno ad esultare sotto la curva. Io sono sempre stato onesto, da ragazzo sono stato tifoso della Lazio. Sottolineo sono stato, perchè ora sono un professionista».
«La Lazio è una delle squadre che ho battuto più volte - sottolinea il dirigente del Parma -, così come Mazzone ha sconfitto la Roma, con la differenza che quando certe cose le dice Mazzone va tutto bene, quando le dice Leonardi, viene criticato». Ma ieri, per le sue presunte intemperanze, Leonardi è stato anche allontanato dal campo. «Ho chiesto al quarto uomo quanti minuti di recupero erano stati assegnati, visto che c'erano state lunghe interruzioni - spiega -. Quando mi ha detto dei quattro minuti ho manifestato il mio dissenso, e sono stato giustamente allontanato. Non credo che sarò squalificato. Ieri non ero arrabbiato, ero proprio inca..., come ogni volta che perdo. Non è facile fare l'arbitro, il problema è il clima di tensione che accompagna certe partite. Tutto nasce dalla cultura del sospetto, non mi riferisco ai tifosi, ma ai media. Il problema parte dalla comunicazione, ci sono trasmissioni e articoli di giornale che alimentano questa cultura». «Invidio la comunicazione che nella capitale ruota intorno alla Roma - conclude Leonardi -, perchè ha prodotto risultati positivi: mi riferisco al modo in cui difendete la squadra, per cui la Roma stessa ne trae giovamento».
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