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Libero: «Ecco il Moratti 3.0, tutto da studiare»

Lorenzo Roca

In quel che resta della Milano da bere calcistica, i soldi non ci sono più, ma per qualcuno una panchina può ancora essere molto comoda. E parliamo di Andrea Stramaccioni, il tecnico più invidiato della Serie A: le zero vittorie in casa, i soli...

In quel che resta della Milano da bere calcistica, i soldi non ci sono più, ma per qualcuno una panchina può ancora essere molto comoda. E parliamo di Andrea Stramaccioni, il tecnico più invidiato della Serie A: le zero vittorie in casa, i soli sei punti e i fischi non hanno intaccato il rapporto con il patron. Il ticket Moratti-Stramaccioni funziona alla grande nonostante tutto. L’allenatore romano è «il capitano della nave» che cerca di tenere il timone dritto nella tempesta, mentre il presidente in sala motori non fa mancare l’ossigeno all’Inter traballante. Il Moratti 3.0 è tutto da studiare: divenuto re d’Europa, si è trasformato in un presidente“moderno”.  Incredibile ma vero: è diventato un paziente padre di famiglia che rinuncia a mettere becco nelle soluzioni tattiche. Merito di Strama, tecnico che anche più di Mourinho ne ha conquistato l’anima più romantica.Anche il romano ha vinto una Champions (quella baby), dimostrando di essere l’uomo giusto per un progetto giovane. E ora che l’idea tattica va a rotoli tra amnesie difensive, balbettii a centrocampo ed egoismi offensivi, Moratti si fa primo sostenitore di Strama.Neanche nei periodi più bui il presidente era sceso negli spogliatoi dopo un ko, ma lo ha fatto domenica. Salvare il mister, infatti, vuol dire anche salvare la faccia dopo i contrasti con i tecnici volutida Marco Branca. Moratti ha scelto di persona Strama e grazie alui ha ritrovato l’entusiasmo. Un patrimonio troppo prezioso per essere disperso con un esonero frettoloso: carta bianca, quindi, anche per la difesa a tre.