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Il quotidiano Libero nell'edizione odierna traccia il percorso di queste prime settimane di Stramaccioni sulla panchina dell'Inter: «Il mister maniaco degli schemi e amante del calcolo, di conti non vuole farne, tantomeno violentarsi in pubblico parlando di "tabelle". Però, a forza di sentirsi infilare nelle orecchie Champions e terzo posto, vuoi per stanchezza, vuoi per orgoglio professionale stuzzicato, vuoi per inesperienza, alla fine anche Andrea Stramaccioni ci casca e cede: «Finché la matematica non ci condanna noi crediamo allaterza piazza, dobbiamo vincerle tutte e fare meglio soprattutto in difesa». Anche perché in due match i nerazzurri hanno segnato 7 gol e ne hanno subiti ben 6, dei quali cinque derivati da palle inattive. Un abominio, per le squadre di un allenatore che a fine stagionesi accorgono di aver studiato e messo in pratica una trentina di schemi fra corner, falli laterali e punizioni. E comunque troppe anche per la freschissima terza versione stagionale dell’Inter, che cambia guida ma non perde le abitudini meno virtuose: la distrazione e la capacità di mettere in crisi chiunque, perfino il 36enne mister che dopo sole due giornate pare chiamato già alla prova del nove».
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