Marcello Lippi, ospite di TikiTaka, ha ricordato gli anni trascorsi alla guida dell'Inter: "Il calcio è come la vita: ci sono alti e bassi. All'Inter sono stato due anni, non ho vinto, ma siamo arrivati quarti in classifica, abbiamo fatto lo spareggio di Champions e siamo arrivati in finale di Coppa Italia. Non proprio un cammino deludente. L'addio? Avevo detto che se fossi stato il presidente me la sarei presa con l'allenatore per la squadra che aveva presentato a Reggio e poi avrei appeso al muro i calciatori. Era quello che pensavo. L'anno prima di me l'Inter aveva cambiato quattro allenatori, era arrivata undicesima e o arrivai a ricostruire. Costruimmo una coppia d'attacco, Vieri-Ronaldo, che però hanno giocato poco insieme per gli infortuni. Dopo la giornata di Reggio Calabria è esploso tutto. Ero con dei bravi dirigenti ma le mie origini, la mia juventinità non era molto gradita"'.
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Lippi: “Gli anni all’Inter? Le mie origini non erano gradite. A Reggio Calabria…”
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