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Marko Livaja prova a mettere la testa a posto. L'attaccante croato, in comproprietà tra Inter e Atalanta, è pronto per un campionato da protagonista, in cui svolgerà il ruolo di punta esterna. Alla Gazzetta dello Sport, l'ex interista ha lanciato la sua sfida:
Le piace il ruolo di punta esterna?
«Parecchio, perché ho più spazio in cui muovermi. Ma anche quando arrivai in Italia, a Cesena, giocavo esterno. In Croazia giocavo dietro la punta, ho fatto anche il centrocampista. Poi in Under 15 trovai come allenatore Ivan Gudelj,ex giocatore dell’Hajduk, e lui mi impostò come prima punta».RIFERIMENTI - "Idoli non ne ho, ma mi piacciono Ibrahimovic e Drogba. Quelli potenti».RUOLO ALLA EL SHAARAWY - «No, il mister mi dice soltanto “torna indietro, torna indietro”... Io sono un attaccante e mi piace stare vicino alla porta. Ma mi rendo conto che nel calcio moderno bisogna saper attaccare e difendere».MODELLO ETO'O - «Già, tutta colpa sua... Mi sono allenato con lui all’Inter 3- 4 volte. Fortissimo. Un animale"
BASTA STUPIDAGGINI - "Ma adesso faccio il tranquillo, non faccio più cazzate come quelle dell’anno scorso. Per il mio bene, prima di tutto, e poi per la società, l’allenatore, i compagni. Devo cambiare».
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