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Lucio: “Derby partita difficile. Da Pechino siamo cresciuti. Quando scendo in campo…”

Daniele Vitiello

Anche Lucio è pronto, il derby adesso è il suo unico pensiero. Un guerriero come lui certe partite non aspetta altro che viverle e se il gol arriverà sarà solo dopo aver dato il meglio di sè per difendere la porta nerazzurra. Questo, e tanto...

Anche Lucio è pronto, il derby adesso è il suo unico pensiero. Un guerriero come lui certe partite non aspetta altro che viverle e se il gol arriverà sarà solo dopo aver dato il meglio di sè per difendere la porta nerazzurra. Questo, e tanto altro, è lo stesso difensore brasiliano a svelarlo ai microfoni di Inter Channel nelle puntata odierna di "A tu per tu".

Lucio, il derby è una partita come le altre?

"No è un po' diversa, sicuramente una partita difficile".

Claudio Ranieri ha detto che questo tipo di partite sono quelle nelle quali l'allenatore può fare poco perchè in queste si sa già tutto. Anche tu sai già tutto? Sai come vincere?

"Il derby è una partita che non ha bisogno di tante motivazioni esterne perchè è una storia della città ed è normale che gli stimoli siano sempre al cento per cento. È una partita diversa".

L'ultimo derby di campionato non l'hai giocato perchè eri squalificato. In quell'occasione (ndr.: Inter-Lecce, 20 marzo 2011) sei stato bravissimo perchè anche se il fallo non l'avevi commesso hai solo brontolato un po' uscendo dal campo.

"In quel momento il mio braccio era accanto al corpo e non credo fosse rigore. Però, tutti possiamo sbagliare e anche l'arbitro può vedere diverse situazioni all'interno di una stessa partita. Certo, non mi ha fatto piacere prendere il cartellino rosso".

L'arbitro di domenica sarà Orsato che con l'Inter è incappato in un rigore che non c'era nella gara contro il Catania.

"Ci aspettiamo che lui faccia una buona direzione e possa fare le scelte giuste, con noi come per l'avversario. Questo è il nostro pensiero".

Quanto è cambiata l'Inter dal derby dello scorso agosto a Pechino?

"Siamo cresciuti, stiamo meglio. In queste partite non può mancare la concentrazione, dobbiamo essere attenti tutti i 90 minuti più il tempo di recupero. Non si può mollare: la partita è fatta di due tempi e bisogna essere sempre impegnati sul campo".

Pato, Robinho e Ibrahimovic sono i tre candidati a muoversi dalle tue parti. Quali sono pregi e difetti di trovarsi di fronte gicoatori con queste caratteristiche?

"Sono tutti giocatori che hanno qualità, velocità e forza e noi dovremo stare attenti e concentrati per fermarli. Nelle lultime cinque partite abbiamo giocando bene difensivamente e speriamo possa essere così anche domenica".

Possiamo dire che le due squadre di Milano si affrontano nel momento di migliore forma per entrambe?

"Posso parlare di noi, di una squadra che ha iniziato il campionato male e che poi ha recuperato ed è tornata a vincere. Adesso posso dire che le possibilità di vincere sono al 50-50 cioè uguali perchè il Milan quanto l'Inter sta giocando bene e credo che si potrà vedere un buono spettacolo".

Lucio è uno dei più grandi difensore del calcio brasiliano e mondiale. È Thiago Silva il tuo erede in chiave Brasile?

"È un giocatore forte, che sta crescendo molto e sicuramente anche in nazionale sta prendendo spazio per fare una buona carriera".

Nell'Inter segnano tutti. Ora possiamo spetattarci un tuo gol nel derby? Ci pensi al gol?

"Quando scendo in campo la prima cosa alla quale penso è fare in modo che la mia squadra non prenda gol, poi dopo posso anche pensare al gol quando c'è un calcio d'angolo o una punizione ma, ripeto, la cosa più importante per me è difendere bene e mantenere il mio gruppo forte e compatto".

Per un difensore è più difficile contrastare una squadra che manda in gol i centrocampisti che arrivano da dietro?

"È importante restare concentrati, parlare tanto per capire il cambio di marcatura e in questi casi conta anche il centrocampista che gioca davanti alla difesa e la capacità di essere in sintonia con i due difensori e l'esterno. Questa comunicaizone è fondamentale, se c'è, diventa più facile il nostro lavoro difensivo".

Per fortuna tu e Walter Samuel anche se siete due tipi taciturni in campo vi fate sentire...

"Per il tempo che passiamo insieme, per le vittorie che insieme siamo riusciti a conquistare è diventato tutto più facile. Conosciamo il modo di giocare di entrambi, a volte è sufficiente uno sguardo per capire che cosa fare e che cosa non fare".