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Mancini attende il vero Brozovic. Il croato è promosso sotto l’aspetto tecnico, ma…

Alessandro De Felice

É arrivato in nerazzurro prendendosi immediatamente la scena, ma dopo appena poche settimane, Marcelo Brozovic è tornato nell’anonimato con altrettanta rapidità. Anche l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza la strana...

É arrivato in nerazzurro prendendosi immediatamente la scena, ma dopo appena poche settimane, Marcelo Brozovic è tornato nell’anonimato con altrettanta rapidità. Anche l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza la strana parabola del calciatore croato. Mancini continua a credere molto in Brozovic, anzi, probabilmente lo ritiene l’unico promosso di tutti gli acquisti di gennaio. Il tecnico jesino è convinto che per qualità tecniche e potenzialità, Brozovic possa diventare un punto fermo del centrocampo dell’Inter, uno di quelli in grado di caricarsi la squadra sulle spalle. Purtroppo le risposte del centrocampista croato non sono sempre state positive, per diverse ragioni. Brozovic non arriva sulla palla con la dovuta rapidità e gli scivolamenti laterali, richiesti dal ruolo di interno, non vengono fatti secondo le linee guida dell’allenatore e anche le ripartenze offensive non sono aggressive come ci si aspetta. Più un problema di personalità e volontà che di qualità, ma ciò sta facendo perdere terreno a Brozovic nelle gerarchie interne.Adesso Mancini richiede al croato quel salto di qualità indispensabile, dato che quando è arrivato ha mostrato quanto sia bravo a legare l’azione in fase di non possesso. Ci vuole uno scatto di personalità che gli consentirebbe di calarsi in quel ruolo di leader che Mancini vorrebbe dargli da subito.