Roberto Mancini è stato ospite del programma di Sky Uno "E poi c'è Cattelan", condotto da Alessandro Cattelan. Il tecnico ha donato la maglia numero 10 al presentatore.
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Mancini: “Mihajlovic? Non si vestiva bene, lo abbiamo svezzato. Gli Oasis e il City…”
Roberto Mancini è stato ospite del programma di Sky Uno “E poi c’è Cattelan”, condotto da Alessandro Cattelan. Il tecnico ha donato la maglia numero 10 al presentatore. Queste le parole di Mancini, che ha raccontato anche...
Queste le parole di Mancini, che ha raccontato anche alcuni dettagli particolari e simpatici:
"Mihajlovic elegante? Lo abbiamo dovuto svezzare quando è arrivato. Si vestiva abbastanza male, poi è cresciuto, migliorato, ci ha lavorato tanto su. Stile Mancini? Normale, come tutte le persone del mondo. Sciarpa? Sempre messa perché ho problemi al collo, in Inghilterra poi hanno fatto un articolo con le spiegazioni su come annodarla. Premier League al City? Non succedeva da 40 anni. Al 90' perdevamo 2-1. Oasis? Spesso li incontravo, del giorno dello scudetto ho un ricordo particolare. Liam è entrato negli spogliatoi, mi abbracciato e mi ha baciato sulla bocca, non ho avuto il tempo di reagire. Fortunatamente è stata una cosa veloce. Lui è veramente un tifoso accanito del City, vincere dopo tantissimi anni, con il Manchester United che dominava è stata una bella cosa. Hey Jude? Quando la cantano tutti allo stadio è una cosa fantastica (il tecnico nerazzurro ha intonato la canzone, ndr)".
Il tecnico - come afferma il presentatore - avrebbe accettato l'invito solo in caso di vittoria con il Verona. E' stata quindi mostrata una foto con l'addetto stampa dell'Inter e Mancini: "Crippa dopo il Verona? Mi ha detto 'Hanno già chiamato quelli di Cattelan' (ride, ndr)".
Ha poi risposto ad altre curiosità: "Mani davanti alla bocca? Ricordo Capello, Cassano. A me viene un po' difficile. Anche chi è vicino non capisce. Passioni? Bicicletta, perché non ho più voglia di correre (ride, ndr). Si fanno i gruppi, così se ti mettono sotto ne prendono 4 o 5. Paddle? A Milano si gioca, ma non da molto tempo. E' un mini campo da tennis con vetrate".
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