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Mancini scaramantico, siparietto in sala stampa: “Ho fatto prima…”

Eva A. Provenzano

Un pizzico di scaramanzia non fa mai male. Un pizzico però, senza esagerare. Roberto Mancini non ce la fa a non credere in un futuro migliore e cerca di cambiarlo invertendo il rituale della conferenza stampa: “Ho fatto prima...

Un pizzico di scaramanzia non fa mai male. Un pizzico però, senza esagerare. Roberto Mancini non ce la fa a non credere in un futuro migliore e cerca di cambiarlo invertendo il rituale della conferenza stampa: "Ho fatto prima l'intervista ad InterChannel e poi sono arrivato da voi, magari riusciamo a cambiare le cose", dice ridendo ai giornalisti. Sorride e sembra voler dire che non ha nessuna intenzione di credere che vada sempre tutto storto. Anche perché non può permetterselo: "Io un un parafulmine? L'ho detto ai miei giocatori: la scia degli scudetti che ho vinto finisce e poi i tifosi se la prendono con tutti". Innanzitutto non devono prendersela solo con uno, la squadra fa fatica, ma deve restare unita e il riferimento è a tutte le critiche che sono piovute su Ranocchia: "Sbagliamo tutti purtroppo. Non è mai colpa solo di uno. Quando si vince e si perde lo si fa in ogni caso tutti insieme. Il gol del Napoli è un errore collettivo. Non si può crocifiggere un solo giocatore".

FIDATI DI ME - Il messaggio è soprattutto un altro: "Cosa posso dire a chi segue l'Inter? Che devono fidarsi di me". E devono fidarsi perché quello di Mancio è un progetto preciso: sta tentando di ricostruire la squadra, è partito cercando di cambiare la mentalità, cercando di darle un gioco e anche sul mercato ha fatto in modo che arrivassero giocatori come Brozovic e Shaqiri sui quali si può puntare anche per il domani.

Arriva il Palermo al Meazza e certo non sarà una passeggiata, anche perché in questo periodo non c'è niente che all'Inter possa sembrare anche solo lontanamente una cosa facile. "In questo momento ogni gara è delicata che sia contro il Palermo o contro il Real e quella di domani sarà una gara fatta apposta per crearci delle difficoltà".

Serve superarle per crescere, per fare un passo avanti, per tornare soprattutto a guadagnare qualche punto in classifica, per ricominciare a sperare che prima o poi la burrasca si placherà e riapparirà all'orizzonte la terra ferma.