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Anche Marco Materazzi ha voluto dire la sua in vista del derby. L'ex difensore nerazzurro ha parlato ai microfoni del Corriere della Sera: "Cosa è cambiato? È cambiato il calcio italiano. Non solo la storia di Inter e Milan. Le note positive sono rappresentate dal Salone del Mobile e dall’Expo che richiamano gli stranieri. Solo grazie a questi eventi lo stadio sarà pieno".
Chi vince stacca il pass per l’Europa League? "Ma no, è una finale solo per la città. Anche se sento tanti proclami, penso sia impossibile per entrambe le squadre andare in coppa".
E dire che a novembre era sicuro che con Mancini l’Inter sarebbe arrivata terza... "Mi ero sbagliato. Qualitativamente è superiore al Milan ma l’allenatore non è riuscito a invertire la rotta".
Il derby che non dimenticherà mai? "28 ottobre 2006, segnai e fui espulso, ingiustamente".
Il milanista a cui è più affezionato? "Gattuso, ci conosciamo da bambini. Ma in campo ci affrontavamo senza esclusioni di colpi".
È vero che fu vicino al Milan?"Certo, a quei tempi giocavo poco. Non volevo perdere l’occasione del Mondiale e al Milan avrei avuto un posto. Poi Lippi mi rassicurò e rimasi dove vinsi tutto".
Festeggiò il successo con la maschera del presidente Berlusconi. "Era una promessa fatta a mio figlio, ma il gesto non fu provocatorio né politico. Poi mi chiarii con il presidente, ci mettemmo a ridere insieme".
Anche il Milan tratta con l’Oriente. Difficile avere un presidente alla Thohir che vive in Indonesia? "Non è colpa sua se l’Inter non si qualificherà per l’Europa. Ha preso giocatori come Hernanes, Icardi e Shaqiri: ha speso parecchio".
Dopo il Chennaiyin cosa farà da grande? "Continuerò a fare l’allenatore nel campionato indiano che riprenderà a settembre. Poi un giorno, lontano, mi piacerebbe guidare l’Inter".
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